VIVA SOFIA… due mani per la vita… un progetto organico

VIVA SOFIA… due mani per la vita… un progetto organico

“Viene stimato che, in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati. In Italia, è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all’anno. Il fenomeno non è solo presente in bambini sotto i 4 anni ma anche in ragazzi ed anziani. Le manovre di disostruzione variano con l’età ma sono tutte ispirate al principio di Heimlich (1974), ovvero creare una spinta dall’interno all’esterno delle vie aeree per consentire l’espulsione del corpo estraneo, pezzi di cibo generalmente. Esiste infatti come corollario alla prevenzione una tecnica di taglio degli alimenti che dovrebbe essere presente in tutte le mense scolastiche e comunità. Fino a qualche tempo fa parlavamo solo di disostruzione delle vie aeree. Oggi sappiamo che l’arresto cardiaco è l’evoluzione inevitabile che sopravviene se non ci si libera in tempo. Non si può perciò più prescindere che insieme alle manovre di disostruzione delle vie aeree si associ l’istruzione al Basic Life Support and Defibrillation (BLSD). Di Antonio Marte *

Grazie alla legge 2021 che solleva da responsabilità anche i laici non addestrati in caso di emergenza, “Viva Sofia , due mani per la vita”, ha acquistato nuova forza e nuova linfa vitale.
Viva Sofia è un corso di disostruzione delle vie aeree del bambino, dell’adolescente e per analogia dell’adulto che si occupa di questo grave problema che continua a colpire con sorprendente frequenza nonostante la stampa sia sempre attenta a segnalarne l’incidenza e la necessità di imparare le manovre. La “legge del buon Samaritano”, che solleva da responsabilità il soccorritore da eventuali danni in quei drammatici momenti e la possibilità quindi, in emergenza, di utilizzare un defibrillatore da parte di un comune cittadino, sono una formidabile spinta a questo service per la vita che per le sue caratteristiche può rivelarsi di grandissimo impatto sociale. Peraltro, la presenza dei medici quale categoria tra le più rappresentate nella nostra Associazione ne rende agevole la realizzazione a costo zero e costituisce un passo avanti nella civiltà del Paese nonché un fiore all’occhiello dei Lions.
Sulla base delle notizie allarmate dalla stampa che, soprattutto in estate, riportano il susseguirsi di eventi drammatici, non sempre ad esito positivo, la nostra associazione dovrebbe farsi carico soprattutto di sensibilizzare le istituzioni su questo grave problema.
Un esempio virtuoso recente è stata la mozione del Consiglio regionale della Toscana che ha preso atto del problema e con mozione del 21 giugno 2021, ha impegnato la giunta regionale ad “attivarsi per promuovere ed implementare le attività finalizzate a divulgare anche mediante specifiche campagne informative, la pratica delle manovre disostruttive con particolare riferimento alla manovra di Heimlich presso quanti operano a stretto contatto con bambini sia nel mondo della scuola che nel tempo libero”.
Mi ha particolarmente impressionato scoprire il progetto Kids save the lives “che, a livello europeo, col supporto dell’European Resuscitation Council” ha approvato un progetto in cui l’insegnamento delle manovre disostruttive/rianimatorie debba cominciare dai giovani dall’età di 12 anni. In questo, l’Europa si pone all’avanguardia nel mondo.
C’è un razionale in questa operazione: dobbiamo prendere atto che, come si evince da indagini poco diffuse, molti operatori laici e non – e questo è molto significativo – pur avendo le giuste cognizioni e addestramento recente siano reticenti ad intervenire in caso di emergenza e si defilano bloccati da una sorta di paura. Se invece una persona è addestrata fin dalla giovane età, in caso di emergenza, avrà meno remore nell’intervenire in caso di necessità. Troppe morti sono ancora attribuibili alla paura di intervenire, per cui la disostruzione/rianimazione rimane ancora un obiettivo da conseguire e non una realtà di una società evoluta
Oggi che la pandemia è alle spalle, anche se molti corsi sono stati organizzati online negli anni precedenti, nelle scuole e nelle comunità, speriamo con la pace, si rivedono i primi corsi. È evidente che una esercitazione su mani-chino infante/adulto dà il senso della manualità e rende realistico il corso e fa la differenza perché ti fa sentire il movimento pratico che viene corredato dall’uso di un defibrillatore da esercitazione che ti guida praticamente alla manovra. Lo scorso anno, in cui pure ho avuto l’onore di essere coordinatore MD, una grossa opportunità fu la proposta concordata coi responsabili distrettuali di poter concretizzare questo corso donando un defibrillatore a comunità e istituzioni che ancora non sono allineate alla legge che in parte si implementerà nel solo 2025. Sulla scorta dell’esperienza acquisita i nostri target potrebbero essere, oltre l’insegnamento delle manovre di disostruzione delle vie aeree e di Basic Life support e defibrillazione nelle scuole primarie, l’estensione a ogni tipo di scuola, Comunità, vigili urbani, caregiver, comunità parrocchia-li, associazioni caritatevoli con personale a contatto col pubblico. Poi, puntare sui nuovi orizzonti operativi quali l’attuazione secondo l’European Resuscitation Council di programmi di istruzione BLSD/Disostruzione a ragazzi di età superiore a 12 anni e progetto di realizzare distretti, zone, circoscrizioni cardioprotetti promuovendone, con le istituzioni, la realizzazione mediante donazione/acquisto in partnership di defibrillatori.
Ringraziando l’attuale Consiglio dei Governatori ed il CC per avermi rinnovato la fiducia, spero anche quest’anno di stabilire un cordiale ed operativo rapporto coi Coordinatori Distrettuali di “Viva Sofia” che, in ultima analisi, sono i veri responsabili sul campo dell’attuazione del service.
*PDG, Coordinatore Multidistrettuale del service “Viva Sofia. Due mani per la vita”.