Raccolta fondi ?

Raccolta fondi ?

Quali possono essere le nuove strade

Crowdfunding e partenrship con aziende che condividono valori
etici sono alcune di queste strade. I soci Lions hanno già iniziato
ad utilizzare questi strumenti, ma possiamo fare davvero tanto
di più esplorando un mondo che ha molto da offrire. Di Elena
Appiani e Fabrizio Sciarretta

Fundraising è l’azione di raccogliere soldi per sostenere o finanziare progetti a scopo sociale, anche da enti pubblici o da aziende. I Lions sono solitamente molto attivi nella raccolta fondi. Lo dimostra la grande raccolta nazionale che ha superato i 6 milioni di euro per l’emergenza Covid nella prima fase. Ci siamo abituati, sempre più, a non attingere “solo” dai fondi dei soci, ma a coinvolgere la comunità per condividere i grandi progetti di servizio e soprattutto a far appassionare anche i non soci alle nostre cause di servizio. Con l’avvento del Covid e le minori possibilità di aggregazioni sociali, dobbiamo spingere maggiormente questa attività attraverso le piattaforme tecnologiche.

Il crowdfunding è uno strumento molto utilizzato per finanziare progetti dal “basso”: raccogliere denaro da più persone per finanziare la realizzazione di un progetto condiviso. È una sorta di finanziamento collettivo che può essere utilizzato sia per progetti sociali che imprenditoriali. Interessante per i Lions è il donation crowdfunding: è una vera e propria donazione che non prevede nessuna ricompensa o restituzione da parte dei finanziatori.
Ci consente di stimolare l’interesse sui progetti Lions anche a persone non Lions che però condividono l’idea. Sono molte le piattaforme disponibili e attive, alcune nazionali altre internazionali. I fondi raccolti vengono destinati quasi totalmente al progetto ad esclusione di una piccola percentuale.

Si riporta una tabella delle principali piattaforme e dei relativi costi…

Un altro utile strumento per la raccolta fondi è la piattaforma Facebook. In particolare è possibile utilizzare l’evento del compleanno personale per attivare una donazione. La Fon-dazione Internazionale del Lions è tra i possibili beneficiari. Diventa quindi estremamente semplice da parte dei soci attivare questa raccolta fondi, senza spese, destinate interamente alla LCIF. Lo scorso anno sono stati raccolti 85.000 dollari. Maggiore conoscenza dello strumento equivale a maggiori possibilità di raccolta con estrema semplicità.

Partnership con aziende che condividono valori etici

È invece una nuova strada da percorrere. Sempre più aziende vogliono identificare dei part-ner con cui poter condividere un progetto sociale, che sia inseribile nel loro bilancio sociale/etico e che possa corrispondere ai valori guida dichiarati.
La pubblicità che le aziende possono impostare ha un sapore “sociale” e arriva dritta al cuore dei consumatori con un doppio vantaggio: aumentare le possibilità di vendita e finanziare progetti sociali di grande valore. Le aziende cominciano ad essere sensibili ai progetti Lions e quindi il momento è favorevole per iniziare a creare delle “best practice” che consentano di diventare credibili nello sviluppo dei progetti.

I Lions scoprono il Crowdfunding

L’emergenza Covid ha portato i club italiani a scoprire le potenzialità del crowdfunding e a testi-monianza di ciò sono nate diverse iniziative di successo. Solo a titolo d’esempio, eccone alcune…

  1. Pistoia: circa 90.000 euro raccolti per l’ospedale cittadino (GoFundMe).
  2. Gubbio: circa 30.000 euro raccolti per l’ospedale cittadino.
  3. Pordenone: progetto “Aiutiamo ad Aiutare” per l’ospedale cittadino (GoFundMe).
  4. Monopoli: progetto per l’ospedale cittadino (GoFundMe).
  5. Siracusa: supporto alla popolazione (buonacausa.org).
  6. Salerno: apparecchiature per l’ospedale cittadino.

In sintesi, possiamo dire che esistano in queste iniziative alcuni elementi comuni…

  1. L’aver individuato, in un momento drammatico, un bisogno condiviso da tutta la comunità.
  2. L’aver condiviso il progetto con altre organizzazioni di volontariato avendo i Lions un ruolo propulsore ma non monopolista.
  3. L’impiego di piattaforme universali semplici da usare e (probabilmente) anche aventi un brand rassicurante per i donatori.

Vi è a questo punto da porsi una domanda: ovvero quanto
i club italiani abbiano preso coscienza di questa opportunità?
Non molto, probabilmente, visto che a fronte di alcune
esperienze di indubbio successo non vi è stata un’adozione
diffusa dello strumento crowdfunding. Viceversa, è senz’altro
possibile costruire un percorso di diffusione tra i club dello
strumento. Tre sono però le premesse necessarie…

  1. Un’attività di formazione sulle opportunità del crowdfunding
    che coinvolga testimoni in grado di condividere esperienze
    di vero successo con i nostri soci e diffondere solide
    linee guida operative.
  2. La costruzione di un team interno a livello nazionale in grado
    di dare un consistente supporto ai club sia per l’identificazione
    dei progetti più adatti sia, e forse soprattutto, per la loro
    comunicazione.
  3. La messa a disposizione dei club di strumenti semplici e,
    soprattutto, affermati.

Guarda un po’ ci sono aziende che vogliono dare i loro soldi ai Lions

Sembra incredibile, eppure è così. Da qualche anno la nostra
Sede Centrale sottolinea costantemente l’importanza di
partnership e alleanze. Uno degli outcome (visto che siamo a
Chicago) di questi accordi è quella che potremmo chiamare
la pubblicità etica. Ovvero aziende che scelgono di destinare
una certa percentuale delle vendite di un dato prodotto o di un
dato periodo a finanziare un progetto umanitario.
Al di là dei caveat legati alla netta distinzione che deve esservi
tra le attività commerciale dell’azienda sponsor e i nostri progetti
di servizio, quella dei corporate sponsor resta un’opportunità
importantissima.
Probabilmente, il miglior modo per affrontare questo argomento
è quello di mettere in cascina due o tre casi di successo
e, forti di questa base, promuovere l’idea presso i possibili
donatori. Un team di esperti di comunicazione e di marketing
e di giuristi potrebbe rappresentare un utile supporto ai club.
Una serie di articoli e di post su riviste e canali social nazionali/
distrettuali potrebbe raccontare i casi di successo mano a
mano che si vanno concretizzando.
Uno storytelling ben fatto, che racconti i casi di successo, potrà
poi essere il miglior veicolo per diffondere il verbo tra i
club ed attrarre nuovi sponsor.

Per festeggiare il loro compleanno i Lions… danno i soldi a qualcun altro!

È esperienza comune che si vada diffondendo l’abitudine di
lanciare in occasione del proprio compleanno “mini crowdfunding”
personali su Facebook. In termini pratici, attraverso una
semplice funzione di FB, il festeggiato sceglie una charity a
cui devolvere un certo “importo obiettivo” (200 euro o giù di
lì) e chiede ai suoi amici di contribuire con piccole somme
(pochissimi euro ciascuno). Quanti sono i soci Lions italiani
presenti su FB? Forse il 25% (10.000). Quanti sono quelli
che festeggiano nel modo descritto il loro compleanno social?
Forse un 5% (500). Quanti sono quelli che scelgono la LCIF
come loro charity? Diciamo il 10% (50).
E gli altri? Di tutto un po’: da Medici senza Frontiere a Save
the Chidren…Certamente ci sarebbe spazio non solo per
la LCIF ma anche per le nostre onlus. È possibile venirne a
capo? Probabilmente sì. È necessaria una campagna di sensibilizzazione
che coinvolga tanto la nostra rivista nazionale
come i nostri canali social nazionali.