Lavoro, famiglia, nuove povertà

Lavoro, famiglia, nuove povertà

Il progetto del Multidistretto 108 Italy “Lavoro, famiglia, nuove povertà” nasce con l’obiettivo di “Fornire assistenza e supporto alle micro-attività cadute in grandi difficoltà per la pandemia da Coronavirus attraverso i Lions Club. Tenendo conto che la ripresa delle attività lavorative è fondamentale per il sostentamento delle famiglie e conseguentemente dell’economia complessiva. Sensibilizzare contemporaneamente gli enti istituzionali alla triade delle necessità Lavoro-Famiglia-Nuove Povertà”. Di Leonardo Di Noi *

Nel numero di ottobre di LION (pagine 13-16) abbiamo presentato l’elaborato dei proponenti e ideatori del progetto. A partire da settembre, ogni distretto ha individuato i referenti (officer HELP Emergenza Lavoro) per divulgare e promuovere nei club questa iniziativa che coinvolge tutti i Lions italiani.
Ricordiamo le tipologie di intervento proposte.

  1. Adotta una famiglia
    L’aiuto alle famiglie in difficoltà economiche può avvenire attraverso diverse forme e modalità. Ad esempio…
    a) Fornire i beni di prima necessità (alimenti, vestiario, prodotti per l’igiene, ecc.).
    b) Assicurare un aiuto non solo di tipo economico, ma anche di consulenza, per far fronte al pagamento dell’affitto, delle utenze domestiche, delle spese condominiali, delle rate dei prestiti in scadenza;
    c) Promuovere opportunità di lavoro anche nella forma di mini-jobs (stage – lavoro autonomo occasionale – lavori di utilità sociale, ecc.).
  2. Adotta un giovane… investiamo nel futuro
    Negli ultimi anni molti giovani sono costretti per le difficoltà economiche familiari ad abbandonare gli studi, cadendo nella trappola della sottoccupazione dequalificata. Bisogna evitare che molti di essi, scoraggiati, abbandonino gli studi e, talvolta, anche la ricerca di lavoro. Si possono, pertanto, aiutare le famiglie a non rinunciare ad un futuro per i figli…
    a) Sostenendo gli studi universitari di giovani bisognosi.
    b) Sostenendo il servizio civile dei giovani NEET (Not in Education in Employment in Training).
  3. Adotta una famiglia fragile
    La crisi ha peggiorato moltissimo la condizione delle famiglie più fragili, in particolare di quelle su cui ricade il peso dell’assistenza ai familiari non autosufficienti, vivendo così il dramma di dover assistere una persona in queste condizioni.
  4. Supporto al lavoro
    I Club individuano autonomamente microimprese del territorio con difficoltà gravi e/o a rischio di chiusura e licenziamento. In questa ricerca essi potranno operare in stretta relazione con Comuni e Associazioni locali.
    L’opportunità è di “adottare” un piccolo operatore in difficoltà economica e/o finanziaria che rischia di dover rinunciare alla propria attività, con danno socio-economico proprio e di eventuali dipendenti, evitando così anche possibili ricorsi agli usurai.
    I Club, disponendo al loro interno di soci con elevata professionalità, al fine di intervenire in soccorso delle attività economiche, selezionano le competenze e i tempi di disponibilità dei singoli soci come supporto e consiglio.
    Qualora all’interno dei Club non siano presenti le competenze necessarie, ci si rivolgerà alla banca dati del Distretto di appartenenza, contattando l’Officer nominato dal Governatore. L’Officer si preoccuperà di segnalare i nomi dei soci che, nelle immediate vicinanze, possano dare il proprio supporto.

A fine novembre, a distanza di due mesi dalla partenza, si possono già tracciare alcuni risultati ed effettuare una veloce e sintetica panoramica di quanto i nostri club stanno effettuando.
In generale la fornitura di alimentari attraverso diversi canali diretti (consegna di pacchi e beni di prima necessità) ed indiretti (associazioni caritatevoli) è l’elemento che ha contraddistinto questa prima fase. Molto utilizzata è la distribuzione di buoni spesa a marchio Lions realizzati in collaborazione con catene di supermercati sia di diffusione nazionale che locale. Le richieste di cibo provenienti dal territorio sono moltissime ed il numero delle famiglie che ne necessitano sono in forte aumento.
Altre forme di intervento dei club sono quelle di creare dei percorsi di formazione ai giovani, per evitare la dispersione scolastica, o a chi ha perso il lavoro, tramite un ampliamento delle conoscenze e, conseguentemente, la creazione di nuove opportunità (ad esempio alcuni corsi effettuati per le guide turistiche in Emilia).
Nel distretto A si è organizzato un corso agli aspiranti imprenditori e/o professionisti. Ancora si sono organizzati percorsi di orientamento, formazione, inclusione in tutti gli ambiti sociali, attraverso webinar gratuiti, tenuti da professionisti di tutti i settori. Sono in partenza, in fase embrionale, alcuni sportelli per supporti psicologici sia agli adulti che ai ragazzi (distretti Ib2 e Ta1).
Questi sono soltanto alcuni esempi di ciò che stiamo facendo nei distretti. Quanto qui descritto, si riferisce solamente a 6 di essi. Siamo in attesa di altre informazioni che verranno segnalate nei prossimi numeri della rivista. Ricordiamo che siamo soltanto all’inizio delle attività ed un minimo di “inerzia” e di necessaria preparazione organizzativa nei territori è normale.
Come si può notare la nostra attività di Lions prosegue in questo momento straordinario, che crea non poche difficoltà sociali. Ma, come sempre, noi Lions dimostriamo una grande capacità di azione alle diverse condizioni, cosa che facciamo da più di cento anni, utilizzando una grande caratteristica chiamata resilienza. Questo è quanto scaturisce dall’avere soci con diversità culturali, età, religioni, professioni e generi in differenti territori e con diverse necessità. La complessità e la resilienza saranno sempre la nostra garanzia di successo.
Sta a noi raccogliere questa nuova sfida che coinvolge bisogni scaturiti dai disagi sociali. Per questi bisogni dobbiamo mettere in campo il nostro cuore, le nostre competenze, la capacità progettuale, il nostro tempo attraverso l’ascolto delle reali necessità del territorio.
Se agiremo tutti insieme otterremo un grande risultato aiutando il nostro Paese nelle difficoltà economiche e lavorative, come è stato già fatto nella precedente emergenza sanitaria.

  • Governatore del Distretto 108 Ta1 e delegato dal Consiglio dei Governatori al Progetto.