La fortuna è guarire, non star sempre bene

La fortuna è guarire, non star sempre bene

ETICA & VALORI

Le persone ritengono che la salute sia un diritto, che star bene sia normale e che quindi non sia necessario alcun agire per mantenersi sani. È la solita mentalità di chi vive in modo irresponsabile, non consapevole di come si muovono le cose e, soprattutto, non attivo nel cercare di farle andare bene. Di Carlo Alberto Tregua

In altri termini, vi è una grande maggioranza di persone che si comporta come se tutto dovesse avvenire in modo automatico, senza che ci si metta niente di proprio.
Vi è notevole differenza fra coloro che sanno quello che fanno e come lo fanno e coloro che invece subiscono eventi e comportamenti altrui, come se fossero vagoni di coda.
La questione che rimarchiamo non è di poco conto perché, vedendola in tutta evidenza, comporta una responsabilità per chi fa informazione e docenza, che consiste nel far vedere alle persone passive quale sia la realtà e come bisogna comportarsi per diventare attive. Dunque, una responsabilità per chi sa nei confronti di chi non sa.
La gente si lamenta quando è colpita da una malattia, anche improvvisa, e impreca contro il destino cinico e baro. Non si rende conto che la fragilità umana è soggetta a malattie di vario tipo, in quanto rientra nell’altalena fra lo star bene e lo star male.
La conseguenza di questo fatto, reale e non supposto, è che, quando ci si ammala, non bisogna mai scoraggiarsi, ma guardare con ottimismo il percorso che porta alla guarigione. Sì, perché con i progressi della medicina e dei protocolli, nonché con le maggiori capacità del ceto medico e infermieristico, le probabilità di guarire sono fortemente aumentate in questo ultimo mezzo secolo.
Addirittura, malattie gravi e gravissime come quelle centinaia che sinteticamente si definiscono cancerogene, al 70/80% si risolvono positivamente.
Però, nonostante questa prospettiva, le persone si lamentano della malattia stessa che li ha colpiti e delle eventuali sofferenze che comporta il percorso di guarigione. Mentre dovrebbero avere una mentalità positiva pensando che essere oggetto di malattia è un fatto normale che rientra nella natura umana e che, però, essa è risolvibile, pur penando.
La gente non vuole più soffrire, vorrebbe sempre star bene, divertirsi, non fare sacrifici, ma avere disponibilità finanziarie, spendere. Insomma una sorta di Bengodi, ove tutto è bello e niente è brutto.
Ma questa non è la realtà né la verità. Per cui gli adulti dovrebbero dare l’esempio ai giovani con il loro comportamento realistico, spiegando loro come stanno le cose e non facendo riferimento a situazioni irreali e fumose.
Star bene, quindi, non è un diritto, ma una condizione positiva rispetto allo star male. Non bisogna esaltarsi della propria buona salute, né deprimersi quando si è sottoposti a periodi negativi. Insomma, condurre la propria vita in una condizione di equilibrio mentale, poggiato sul realismo, e soprattutto adottando quei comportamenti positivi trainati dal modo di pensare che dev’essere anch’esso positivo.
Non è scientificamente provato completamente, ma sembra che “la testa tira il corpo”.
Che significa? Significa che quando la mente funziona molto bene, a prescindere dallo stato fisico, contribuisce a mantenere il corpo in buone condizioni, forse perché alimenta il sistema immunitario, perché lo fa girare più in fretta e forse perché gli altri undici sistemi che sono nel corpo umano funzionano meglio se la mente è positiva.
La mente, ecco il luogo immateriale, perché non fa parte del corpo. Tuttavia, in questo ambiente si condensano sensazioni, impressioni, modi di vedere e si elaborano comportamenti e prospettive.
Solo chi fa funzionare bene la mente, che governa il cervello (secondo Socrate), capisce bene come stanno le cose e le affronta in maniera adeguata.
È noto anche che per star bene fisicamente bisogna star bene psichicamente, quindi occorre una sorta di allenamento per tenere sempre la mente sveglia, in esercizio e perfettamente funzionante, senza di che il corpo ne risente e la nostra vita diventa piatta.