DA TRAPANI<br>a Boston e poi Melbourne

DA TRAPANI
a Boston e poi Melbourne

Dalla Sicilia all’Australia in quindici mesi circa. Questo il tempo che Domenico Messina e i Lions italiani hanno a disposizione per cercare di render concreto il sogno di avere ancora una volta un italiano alla guida mondiale della nostra Associazione. È però necessario uno sforzo collettivo, partecipando alla campagna elettorale con manifestazioni di sostegno alla candidatura, sia in Italia, che all’estero, ma anche collaborando con suggerimenti, consigli e contributi. Di Franco Rasi

C’è attesa, interesse e grande partecipazione attorno alla candidatura del PID Domenico Messina alla carica di Terzo Vicepresidente Internazionale del Lions Clubs International. L’esperienza lionistica, unita all’esuberante simpatia, ha coinvolto i Lions italiani, nella speranza che, dopo trent’anni, il nostro Multidistretto ritorni ai vertici del lionismo mondiale. Domenico Messina sarà in votazione nel luglio del 2024, alla Convention di Melbourne. Non è possibile conoscere oggi quali e quanti saranno gli altri candidati ma è certo che lui ci sarà e che da oggi sino a quel momento il percorso suo e di tutti noi, si farà sempre più intenso.
Al Congresso nazionale di Rimini del prossimo maggio, sarà fondamentale e indispensabile prevedere un contributo pro capite da destinare alla campagna elettorale, gestita dall’apposito Comitato Multidistrettuale. La promozione ed il sostegno di questa candidatura infatti non è un fatto legato al singolo socio/candidato, ma coinvolge tutti i Lions italiani per la rilevanza che questo evento riveste. Del resto, la stessa cosa avvenne tanti anni fa quando si presentò come candidato endorsato il mai dimenticato PID Giovanni Rigone. Il contributo da parte di un Multidistretto ad una campagna di un suo socio per la posizione internazionale è tra l’altro un diritto previsto dai nostri regolamenti. Il costo di una campagna elettorale di tale portata, necessariamente significativa, non può e non deve ricadere solo sull’interessato, ma deve essere un sostegno condiviso da tutti gli associati. E rimane sempre valido il motto “per chi paga poco la messa è breve”.
A Boston, alla ormai prossima Convention, ci sarà l’occasione, come sempre, per la Delegazione Italiana e per i suoi Leader di farsi apprezzare ed in particolare di incrementare importanti contatti elettorali per appoggi e alleanze. Trattative necessarie e usuali in ogni competizione, particolarmente in quella più importante come la Presidenza Internazionale. Non ci si deve scandalizzare più di tanto, ogni elezione è preceduta da una campagna elettorale che prevede anche accordi e negoziati. La presenza italiana di soci motivati ed entusiasti è parte fondamentale del successo di questa attività di promozione e di rafforzamento della candidatura. Non solo per confermare l’appoggio incondizionato alla stessa, ma anche per dimostrare il legame e la passione che i Lions italiani nutrono per l’Associazione.
Da Boston a Melbourne ci saranno dodici mesi intensi per il nostro Domenico, con la partecipazione, in tutte le nostre otto Aree Costituzionali, a fora, conferenze, Convention nazionali, convegni, per incrementare contatti e conoscenze, e soprattutto per dimostrare che l’alto incarico a cui auspicabilmente verrà eletto, è strameritato.
Noi italiani non abbiamo dubbi sulla sua statura lionistica e umana e sulla sua leadership. Cultura, esperienza, simpatia e garbo sono cifre che gli appartengono. Domenico Messina è un entusiasta e noi, certi del successo, lo siamo con lui.