UNA LOTTA DI EMOZIONI<br>NELLA DEVASTAZIONE DI UNA GUERRA

UNA LOTTA DI EMOZIONI
NELLA DEVASTAZIONE DI UNA GUERRA

Il 29 settembre scorso, il Vice Governatore del Distretto 108Ib4, Rossella Vitali, con altri Lions e Leo, è partita per l’Ucraina, portando aiuti alla popolazione. Al suo rientro a Milano, ho voluto incontrarla, per farmi raccontare le impressioni e i fatti vissuti in questo viaggio e poterne così trarre spunti di riflessione sul nostro essere Uomini e Lions. Intervista di Mariacristina Ferrario
Come è stato questo viaggio? Come te lo eri immaginato o lontano dalle tue aspettative?
Questo viaggio è stato, per alcuni versi, come me lo aspettavo, forte, faticoso, sia fisicamente, sia emotivamente, denso di umanità e di contenuto, per altri, invece, diverso. Non mi aspettavo tanta sintonia con i compagni di viaggio. E non sto parlando solo dei miei coetanei, ma soprattutto dei ragazzi. Il gruppo si è amalgamato come se tutti ci conoscessimo da tempo. Chiacchierate, risate, fatiche, confronti ci hanno portato a un livello di confidenza molto profondo. Non mi aspettavo luoghi in cui la bellezza dei tramonti, delle albe e dei campi di grano infiniti fosse così abbagliante. La luna piena, che abbiamo visto, ci ha abbacinato, affascinato… Non mi aspettavo il contrasto tra tanta bellezza e i segni evidenti della guerra e della distruzione.
Ho dato un titolo a questa nostra intervista, mettendo in risalto due parole dal significato simile, ma in questo caso molto diverso: la guerra delle armi, che distrugge, e la lotta tra le emozioni, che può essere opportunità di crescita. Viene infatti da pensare che, in una simile esperienza, tu possa essere stata coinvolta e, a volte, forse sopraffatta, da emozioni anche contrastanti. È così? Puoi provare a trasmettercele?
Le emozioni sono state diverse e certamente contrastanti: appena arrivati, era sera, la bellezza del paesaggio mi ha lasciata attonita; poi il sibilo delle bombe e la paura forte di scendere nel rifugio; poi la gioia di dare gioia a questa popolazione; l’ansia per i pericoli evidenti; l’orgoglio di aver portato a termine la missione; il senso di essere uniti in mezzo a loro e tra noi e la speranza che questi piccoli gesti aiutino e diano forza… la nostalgia di casa.
Essere Lions in una missione di aiuto, si è rivelata per te un’occasione per rafforzare le tue convinzioni sull’importanza dell’agire insieme? Come ti senti ora nel vivere il tuo ruolo all’interno del Distretto e dell’Associazione e cosa pensi potremmo fare per essere maggiormente efficaci nel nostro servire?
Soltanto in sinergia, in buona sinergia, possiamo raggiungere buoni risultati nel servire. Questa esperienza ha rafforzato la mia convinzione che, solo in squadra, i risultati del servire si amplificano. In questo viaggio mi sono sentita investita di una grandissima responsabilità: guidare la spedizione ha significato vigilare su tutti costantemente, soprattutto sui ragazzi, assumere decisioni per il gruppo, ascoltare il gruppo. Credo sia questo il ruolo del leader di un Distretto Lions: guidare team competenti, mettendo in rilievo le qualità di ciascuno e valorizzando le reciproche diversità. Il leader è quello che sta in mezzo al gruppo, non sopra.