Di Ermanno Bocchini *

1. Servire senza una cultura del servizio è quasi impossibile. Il nostro servizio deve misurarsi con la storia dell’umanità, se non vuole essere solo cronaca, ma entrare nella storia.
2. Il servizio umanitario ha un secolo di vita, se il dardo, scoccato nel 1917 dai nostri padri fondatori, è giunto fino a noi. Ma il dardo che ci porterà al 2117 non sarà identico al precedente, perché non è possibile bagnarsi due volte nello stesso punto del fiume della storia.
3. Ma attenzione. Il pensiero culturale post-moderno, dopo la “morte di Dio” con Nietzsche, ha scoperto con Foucault la “morte dell’uomo”, annunciata ne “Le Mots et les Choses (1966).
   “L’uomo che serve l’umanità” può sopravvivere? Questa è la sfida che la storia umana pone alla nostra associazione per il prossimo secolo.
4. La risposta è sì, se abbiamo il coraggio di capire che l’uomo Lions che serve l’umanità è proprio “l’uomo che oggi serve all’umanità ”per costruire, come cittadino del mondo” una “vera cultura della fraternità”, a fondamento della nostra Mission di “International Understanding” (Comprensione internazionale tra tutti i popoli del mondo).
5. La cultura cristiana ha già una dimensione universale se l’uomo “creato ad immagine di Dio” e “figlio di Dio”, trova, perciò, nel prossimo il “proprio fratello”. Ma non è abbastanza se l’uomo eletto da Dio a proprio figlio non trova fratelli in tutte le altre religioni del mondo. Ma non basta ancora, se il figlio di Dio non trova fratellanza anche in tutti gli altri esseri umani che non credono in Dio. Se il Figlio è venuto a salvare tutti “anche i gentili” (S. Paolo) esiste, allora, un “sentiero umano” aperto non solo a tutte le religioni del mondo, ma anche a chi una religione non ce l’ha.
6. Questa cultura laica del servizio all’umanità, senza distinzione di razze o di religioni, è la cultura della fraternità, comune a credenti e non credenti. E, allora, l’essere umano “alfine libero” ha il coraggio e l’intelligenza di “essere” umano (“Liberty” – “Intelligence”). A ciò fummo creati e a ciò io sono ancora Lions!

*Direttore Internazionale nel 2007-2009.