IL VALORE DELLA COMUNICAZIONE

IL VALORE DELLA COMUNICAZIONE

La rivista nazionale del mese di dicembre, periodo che tradizionalmente esalta i valori familiari, è stata di-stribuita solo in formato elettronico con mio grande rammarico in quanto, oltre alla minor fruizione da parte dei soci, viene a mancare il testimonial della nostra associazione verso tutti i componenti la famiglia. Ricordo che l’appartenenza ai Lions, per l’impegno di tempo ed economico che comporta, è solitamente una scelta condivisa e sostenuta da tutti i componenti il nucleo familiare.
Le riviste, nazionale e distrettuali, nel formato cartaceo rappresentano oggi l’unico strumento che raggiunge tutti i soci italiani e le loro famiglie. La distribuzione elettronica riduce significativamente, per svariati motivi e alcuni difficilmente superabili, questa presenza.
A queste considerazioni la giustificazione data per il ricorso al canale web è il costo economico del cartaceo.
Ma parlare di costo significa attribuire un valore a un oggetto, a un servizio e poi decidere se il corrispettivo economico è giustificato. La domanda quindi è “quale valore noi Lions diamo alla comunicazione, sia verso i soci sia esterna?”.
Ricordo che viviamo in una società in cui “siamo tutti connessi” – questo era anche il tema del “Poster per la pace” di quest’anno – dove lo scambio di informazioni influenza il nostro modo di agire, le decisioni che assumiamo nei più diversi settori, dal lavoro al tempo libero, dalla salute al volontariato.
In questa realtà tutto il Multidistretto sta vivendo un periodo di evoluzione, ma anche di difficoltà, in particolare per quello che riguarda la membership e “se non ci sono soci non c’è associazione” citando il nostro direttore internazionale Elena Appiani.
Una riflessione sulle motivazioni di questa criticità non può ridursi a poche righe e richiede dati approfonditi e contributi certamente più qualificati, ma prendere atto di come è composta la base associativa, quali sono le sue esigenze, e compiere ogni sforzo per raggiungere, motivare e coinvolgere tutti i soci, non solo quelli tecnologicamente evoluti, ritengo sia una premessa fondamentale in vista di ogni altro intervento.
Per quanto riguarda la comunicazione esterna, l’attività non può più basarsi sull’improvvisazione e sull’occasionalità se vogliamo finalmente essere riconosciuti per il nostro lavoro e non giudicati sulla base di vecchi luoghi comuni. Le persone sono costantemente bombardate da informazioni di ogni tipo, presentate con studiata attenzione. Basta confrontare gli spot televisivi di oggi con il vecchio carosello. Per avere l’attenzione prima e l’interesse dopo di potenziali soci e opinion leader occorrono linguaggi adeguati e impegno costante da parte di tutti i livelli associativi.
Ma per raggiungere questi risultati gli investimenti eco-nomici sono indispensabili, come occorrono per un altro fattore a mio avviso fondamentale: la formazione dei leader ai diversi livelli.
È necessario, quindi, non potendo ragionevolmente aumentare le quote associative, compiere delle scelte anche co-raggiose decidendo dove investire e a cosa rinunciare, in una visione strategica pluriennale dove solo la costanza degli investimenti può portare a un reale cambio di passo.
Alfredo Canobbio
Coordinatore della Comunicazione Esterna del Multidistretto

Rivista di dicembre… online o cartacea

Il fascino e l’abitudine della carta stampata sono innegabili così come l’annullamento dei costi di stampa sono un valore che le nuove tecnologie consentono agevolmente.
Il libro stampato è “testimone e custode” di culture, una rivista stampata, oggi, è possibile agevolmente sostituirla con una digitale.
I vantaggi sono molti: certamente, come detto sopra, la cancellazione del costo della carta e della stampa, la fruibi-lità della rivista virtuale è pari alla praticità di organizzare raccolte virtuali di argomenti che ci interessano maggiormente catalogandoli e organizzandoli con parole chiave funzionali all’immediato reperimento. Inoltre, si possono stampare brani o dettagli di articoli da utilizzare magari solo momentaneamente.
La pandemia ha accelerato decisamente l’abitudine all’uso dei “new media” e la nostra rivista digitalizzata è una tappa auspicabile.
Giuseppe Perrone
Responsabile Comunicazione – LC Alessandria Host

La lettura di quotidiani e riviste online non è mai stata una mia prerogativa. Accendere il PC, cercare il sito richiesto, scaricare il file e consultarne il contenuto mi toglie il piacere di leggere. Inizio dagli articoli che ritengo più interessanti, poi a volte il tempo è tiranno; spengo il computer e spesso accade che non lo riaccenda più. Invece un giornale o una rivista cartacei si sfogliano, si ripongono, poi si riprendono più e più volte nel corso della giornata, nei momenti di relax, nelle pause dal lavoro.
Ho cercato di abituarmi alla lettura di Lion online, perché riconosco i vantaggi di questo strumento, l’immediatezza, il risparmio di carta e di costi di spedizione, ma sul numero di Natale non transigo: deve essere cartaceo.
È un’occasione per leggerlo e rileggerlo in tutta tranquillità, parlarne in famiglia, magari illustrarlo agli amici per fare proseliti. Una tradizione da non perdere assolutamente, quella della rivista cartacea che alla vigilia di Natale arriva nella buca della posta e ci accompagna durante tutto il periodo delle festività.
Se risparmio deve essere, facciamolo almeno su altri numeri, quando siamo tutti affannati a rincorrere impegni e scadenze, ma conserviamo ancora questa piacevole abitudine sotto l’albero.
Virginia Viola
Redazione di LION