Il più numeroso club della capitale

Il più numeroso club della capitale

ROMA AMICITIA

Se un club nato come costola del Roma Host nel 1993 è diventato al momento il più numeroso club della Capitale, scalando molte posizioni nel corso degli anni, una ragione ci deve pur essere. Tale mia curiosità è stata soddisfatta l’11 novembre in occasione della ventottesima Charter cui ho partecipato con numerosi soci di club romani, tra i quali il Primo Vice Governatore Fabrizio Sciarretta.
Si tratta di un club “in forma e attivo come se fosse appena nato” (parole del presidente Giancarlo Tocchi), impegnato su molteplici fronti quali l’impegno sociale ed umanitario, la promozione dell’arte e della cultura, la valorizzazione delle eccellenze del territorio e la tradizionale raccolta fondi. I suoi valori fondanti? L’amicizia ed il rispetto tra i soci mantenendo comunque una sana dialettica interna; soci e socie di elite rappresentativi delle varie professioni e con un forte senso di appartenenza; un alto indice di progettualità; il coinvolgimento di aziende partner. Tra gli obiettivi più prestigiosi centrati nel tempo il progetto T.E.M.P.O. (Trattamento dell’Emergenza Miocardio-Ischemica in ambiente preospedaliero) con un sistema di trasmissione dati ed il teleconsulto cardiologico (progetto di poi sposato dalla Regione Lazio); uno screening cardiologico gratuito in un Comune del Lazio della durata di una settimana; soprattutto l’aver promosso l’incontro tra il Generale Figliuolo ed il Presidente del Consiglio dei Governatori Sironi che ha dato forte visibilità all’azione dei Lions in tempo di pandemia. Fiore all’occhiello del club è il Premio Amicitia che, a partire dal 1997, viene annualmente conferito a personalità del mondo giornalistico, artistico, cinematografico, medico e lionistico. Insomma un club virtuoso in un panorama lionistico (quello della Capitale) che attraversa un momento di crisi, dal quale non riesce da tempo a risollevarsi. (Bruno Ferraro)