IERI E OGGI

IERI E OGGI

Disaffezione al voto e declino della democrazia
… i Lions possono rimanere indifferenti?

Di Bruno Ferraro

Le elezioni amministrative di ottobre 2021 hanno registrato l’ulteriore aumento della disaffezione al voto e, quindi, della partecipazione dei cittadini. Non è difficile individuare, alla base del fenomeno, il distacco tra la società civile e la classe politica: la prima impegnata ad affrontare i problemi della sopravvivenza quotidiana, costretta a far ricorso ai risparmi propri ed a quelli dei propri genitori; la seconda costituita in netta prevalenza da politicanti senza spessore culturale, che parlano per slogan imparati a memoria dando assicurazioni di improbabili soluzioni dei mille problemi sul tappeto.
Con una classe politica autoreferenziale, il cittadino si sente relegato al ruolo di suddito, schiacciato da poteri forti, sfiduciato verso il mondo politico che non li rappresenta ed è incapace di stimolare, come nella troppo vituperata prima repubblica, le passioni e il senso di appartenenza. Le proteste di una minoranza agguerrita (vedi no tav e no vax) sono bollate come forme di intollerabile ribellione, da punire penalmente più che da indagare per quanto di malessere popolare sommerso in esse racchiuso. Passa persino in secondo piano il fatto che molte di tali proteste avvengono senza le bandiere e i simboli dei partiti politici.
Noi Lions, che abbiamo dietro di noi le esperienze del nuovo corso, del movimento di opinione, del movimento di proposta, del movimento di pressione (quest’ultimo al sottoscritto particolarmente caro per esserne stato il proponente nell’anno del governatorato 1994-95, con Pino Grimaldi Presidente Internazionale!) possiamo disinteressarci di tale fenomeno e rinchiuderci nel nostro piccolo mondo dagli altri percepito come dorato? La mia risposta è un no secco, perché la democrazia ha bisogno di noi.
Mi fermo qui, curioso di leggere qualche risposta dei nostri lettori più attenti prima di tirare le somme. Cari amici Lions, svegliamoci dal torpore e facciamoci (fatevi) sentire!

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