CPP & AILD… l’alleanza contro il diabete

CPP & AILD… l’alleanza contro il diabete

Il CPP, Contro il Prepensionamento dei Peluche, nasce da un’intuizione del LC Thiene Colleoni del Distretto 108 Ta1 che, attraverso l’analisi del bisogno delle comunità, ha misurato il forte disagio vissuto da numerosissimi peluche prepensionati.


La vita media di un peluche con un corretto stile di vita è di circa centocinquant’anni. Eppure, sorprendentemente, un peluche trova impiego in media per dieci anni; vive poi una fase di prepensionamento che, in molti casi, porta a una grave depressione e all’isolamento, spesso in qualche soffitta impolverata. Questa situazione incomoda tende a dilagare come una vera e propria piaga sociale ma non viene presa seriamente in considerazione dalle istituzioni. Ci ha pensato il CPP che in pochi anni è diventato leader mondiale nel servizio di outplacement dei peluche e di head hunting per specifici profili di carriera.Operativamente il CPP si occupa della “remise en forme” dei peluche, della loro formazione e concentra la sua attenzione sul loro corretto stile di vita che definisce il senso stesso del servizio che offre.Durante il lockdown in attesa della ripartenza, il CPP ha individuato nuovi percorsi formativi cercando di vedere il buono delle cose, approfittando dei vantaggi di una situa-zione mai vissuta prima. La formazione dei peluche è ovviamente proseguita con la speranza che presto o tardi avrebbero ripreso la loro attività. Anche perché – è noto – i peluche hanno una sorta di immunità naturale dal Coronavirus, una specie di corazza, come quella dei supereroi, che li protegge dal contagio.Come per tutti, anche per i peluche del CPP, il periodo di confinamento ha avuto importanti ripercussioni sotto l’aspetto psicologico-comportamentale ed ha fatto registrare un aumento del li-vello di sedentarietà dovuto all’impossibilità di rag-giungere le nuove strutture lavorative. Inevitabilmente è aumentato il tempo trascorso in cucina, luogo privilegiato per lo stoccaggio di quantità crescenti di comfort food. Grazie all’esperienza sul campo, il CPP ha ideato un nuovo progetto che si inserisce nel programma educativo di AILD (Associazione Italiana Lions per il Diabete) e che è destinato ai bambini e alle loro famiglie con un’attenzione particolare all’obesità e al diabete, subdola e inarrestabile malattia cronica, causa globale umanitaria distintiva dell’attività di servizio del Lions Clubs International, che insiste sull’importanza della corretta alimentazione e dell’esercizio fisico abituale. Così il CPP ha attivato tre percorsi specialistici: “Pratiche di gioco”, “Master class in tecniche di cucina, prevenzione nutrizionale ed educazione alimentare” e “Master di se-condo livello in diabetologia”. Complice il sole splendente di quei giorni bui, le aule del CPP si sono trasformate nel luogo di confronto di nerboruti ed abbronzati peluche che si sono sfidati a suon di impasti e di infornate, di squat e di push-up, in attesa di tempi migliori.Non appena questo virus lo permetterà, il team speciale del CPP qualificato sul campo in questi mesi difficili, affiancherà nelle scuole gli esperti di AILD per spiegare ai bambini e alle mamme come trasformare prodotti, magari sgraditi ai più piccoli, in merendine naturali e succulente con un elevato contenuto di nutrienti preziosi per la crescita, lo sviluppo e per la migliore pratica di prevenzione.Il board del CPP è convinto. “Crediamo che attraverso questa alleanza storica CPP-AILD sarà più facile interagire con i bambini e con i loro genitori per una più efficace sensibilizzazione sull’importanza di modificare uno stile di vita non corretto sotto il profilo motorio e alimentare già a partire dai primi anni di età. Lo faremo promuovendo abitudini di vita salutari come meglio sappiamo fare, trovando le parole giuste attraverso messaggi semplici, come le nostre storie che arri-vano diritte al cuore”. È un modo nuovo per parlare ai più piccoli di cose da grandi. In fin dei conti raccontare la realtà in modo diverso non significa disegnare nuovi paesaggi ma avere occhi nuovi per leggere quelli che già conosciamo.