Una vaccinazione consigliata

Una vaccinazione consigliata

Il vaccino era quello che aspettavamo con ansia, in quanto sulle terapie in uso, non esiste un approccio terapeutico unico. Siamo entrati in una fase stagionale dell’influenza. Di Antonio Bagnato *

Si augura che non ci siano problemi di carenza di vaccini. Se così fosse, cioè che molta più gente si vaccini contro il virus influenzale, significa che il doppio della popolazione è vaccinata e che quindi, grazie anche alle misure di distanziamento fisico, uso di mascherine ed il lavaggio delle mani, la trasmissione del virus sarà fortemente rallentata. Dobbiamo dare atto dei tempi rapidissimi di produzione dei vaccini, in grande quantità, ottenendo una risposta immuni-taria ottimale. Si tratta di vaccini ad RNA messaggero. È una nuova classe di vaccini composti di una sequenza di mRNA che codifica per una proteina specifica (antigene). In pratica si trasformano le cellule in fabbriche di sostanze capaci di annientare la minaccia dei virus.
Questo tipo di vaccino è più sicuro e ha meno effetti collaterali rispetto ai vaccini composti da virus inattivati. Quindi l’o-biettivo è raggiungere una immunità di gregge, cioè il 90-95% della popolazione. Pertanto io sarei per una vaccinazione consigliata, cercando con una buona campagna di informazione a cui noi Lions potremmo, e secondo me dobbiamo, dare un grande contributo. Qualora non si raggiungesse l’immunità di gregge, allora si deve passare alla vaccinazione obbli-gatoria, se vogliamo sradicare il virus, proprio per motivi di salute pubblica, come quando c’è stata la poliomelite, che la vaccinazione era obbligatoria.
*Medico in servizio presso l’Ospedale di Locri – Distretto 108 Ya – LC Roccella Ionica.