Un nemico che non conosciamo a pieno

Un nemico che non conosciamo a pieno

Esprimere la propria idea riguardo il vaccino per il Covid-19 non è cosa semplice, credo neanche per gli stretti addetti ai lavori; è un’opinione che non tratta di un vaccino il cui agente eziologico è conosciuto da tempo, per cui lo studio dello stesso possa essere affrontato su basi solide. Di Elisa Ventra *

La questione è molto articolata, lo dimostrano le opinioni talvolta diametralmente opposte dei vari virologi/epidemiologi/igienisti che spesso vengono intervistati, che, a mio avviso rischiano di destare troppa confusione nella mente di chi ascolta, portando probabilmente a credere e soprattutto attendere l’arrivo del vaccino, come se fosse la risposta finale e definitiva al nemico comune, nemico che vorrei nuovamente ricordare ancora non conosciamo a pieno. Purtroppo ciò implica che anche la risposta del vaccino allo stesso possa non essere ciò che ci viene fatta idealizzare; motivo per cui, nell’attesa di testarlo, con la speranza che gli effetti siano quelli che tutti auspichiamo, altro non possiamo fare e non abbassare la guardia, continuando ad utilizzare i dispositivi di protezione, mantenendo la distanza di sicurezza e conti-nuando ad attuare tutte le regole, gli obblighi ed i consigli ampiamente ripetuti e dibattuti da inizio pandemia.
*Responsabile del Laboratorio Eurolab e del Centro Diagnostico Ventra di Caulonia Marina – Distretto 108 Ya – LC Locri.