Piani d’azione strategici

Piani d’azione strategici

La caduta dell’Impero Romano (un superconduttore per le malattie infettive) rappresenta la più grande implosione strategica della storia, ma ci ha insegnato ad adattarsi e sopravvivere nelle pandemie del II e VI sec. osservate in concomitanza di cambiamenti climatici, che all’epoca non poteva ovviamente essere attribuito all’essere umano, pro-vocando effetti sociali e politici in ogni provincia dell’im-pero romano e stupisce la capacità di ripresa.
Quando le comunità iniziarono a sfilacciarsi, i romani le rafforzarono e l’imperatore Marco Aurelio rispose alla morte di così tanti soldati reclutando schiavi e gladia-tori nelle legioni. Ripopolò le cascine abbandonate delle campagne e le città abbandonate invitando i barbari che risiedevano all’esterno dell’impero a stabilirsi all’interno dei suoi confini. Le città che persero un gran numero di ari-stocratici li sostituirono con i figli degli schiavi liberati. Le funzioni dello stato furono preservate per dare continuità. L’impero si riorganizzò e andò avanti. L’insegnamento efficace che ci perviene è il mos maiorum: il nucleo della morale tradizionale della civiltà romana (costume e stile di vita idonei). Dobbiamo privilegiare il modus operandi. Gli obiettivi dei Lions non riguardano il “dopo Covid” perché la pandemia persisterà, bensì il “dopo-vaccino”, cioè il rapporto tra gli immuni ed i non immuni, con livelli di monitoraggio capillari per molto altro tempo, con impegno civile proteggendo anche gli incapaci.
Nel dopo-vaccino i giovani e le future generazioni neces-sitano di un boom sanitario programmando un futuro con obiettivi SMART: specifici, misurabili, attuabili, realistici e definiti nel tempo per costruire i piani d’azione/strategici per i quali i Lions sono stati formati. La pandemia Covid-19 sta diffondendo paure ed incertezze. I riferimenti sono sbiaditi. I superstiti mostrano una nebbia cognitiva. I Lions devono supportare l’era post-vaccino con le rela-zioni, la tolleranza, l’adattamento, professionalizzandosi nel terzo settore con etica.

Giovanni Nardelli FVDG del Distretto 108 Ta3