…e visibilità esterna

Caro direttore sono stato invitato ad esprimermi sul come vedo il futuro della nostra associazione in una fase “post Covid”. Un primo bilancio della prima fase pan-demica ci ha fatto capire cosa sono capaci di fare i Lions di fronte ad una necessità nazionale, in quanto sospinti da un obiettivo forte quale l’essere pronti a dare, per una esigenza immediata, una grande risposta concretizzatasi in una significativa raccolta fondi “spontanea” senza spot televisivi martellanti, intesi a ricordarne le finalità della ini-ziativa.
Purtroppo, non appena si è percepita una benché minima fase di normalità, buona parte degli associati è tornata ad impostare una serie di service, pur di grande utilità, ma orientati verso le necessità della comunità locali, program-mando iniziative individuali, con rapido ritorno alle abitu-dini di sempre.
Direi che nella nostra associazione non siamo ancora pronti per poter dare risposte sempre di massa anche in assenza di eventi di grande importanza. Il club è sovrano, ed in piena autonomia può decidere sulle destinazioni dei service senza condizionamenti esterni, e tutto ciò è legato al fatto di un concetto di visibilità personale legata al club. Sarà faticoso organizzare i club in un diverso modo di pensare, anche se già in tanti si sono dimostrati attenti e sensibili verso le “nuove povertà” emergenti.
Se prima si condividevano massime attenzioni solo in occasione di calamità importanti, ora siamo più attenti analizzando le cose in maniera diversa. Abbiamo fatto un passo in avanti, ma ritengo fondamentale un segnale che possa arrivare almeno dal Multidistretto, espresso da una proposta del Consiglio dei Gover-natori, che possa portare gli associati ad un ragiona-mento, con la chiara intenzione di abituarli a pensare che una azione di gruppo sarà nettamente più di effetto al di fuori della nostra associazione, verso i non Lions, rispetto a tante piccole iniziative, anche se incisive, nella loro finalità.

Franco Saporetti FVDG del Distretto 108 A