Il lionismo italiano, per esperienza vissuta nel Global Action Team negli ultimi anni, ha avviato processi di cambiamento, seguendo gli indirizzi internazionali del centenario. Ma un po’ la pigrizia, un po’ le resistenze, note a tutti, hanno rallentato l’attuazione. Alcune criticità, poi, sono di antica data.
Gli interventi intrapresi nel Multidistretto, subito dopo la Convention di Chicago del 2017, hanno spinto verso l’ammo-dernamento di tutta l’organizzazione italiana, la crescita della formazione, l’attenzione ai supporti informatici: sono stati di sostegno ai distretti, ai club e ai soci dal marzo 2020 a tutt’oggi. Non vi è dubbio che la pandemia abbia accelerato tutto e posto in discussione il monolito “si è sempre fatto così”. E non possiamo negare che parte dei soci ne sia emarginata. Tuttavia, alla prima ondata Covid-19, i Lions hanno dato una risposta significativa, con la speranza che tutto finisse con un ritorno rapido alla normalità.
La seconda ondata ha prodotto la consapevolezza che il futuro presenta molte variabili, imprevedibili e ingovernabili, di durata indefinibile. E questo vale per tutto il mondo e in ogni campo. Nel frattempo, Governatori, Distretti e Multidistretto sono impegnati nell’opera, non agevole, di mantenere la rotta, per evitare cadute verticali di attività e entusiasmo. Quindi, bisognerà, certamente, individuare nuove azioni, esaminare altre possibilità di intervento, creare rete nell’As-sociazione. Ma soprattutto sarà necessario convincerci che dobbiamo dialogare anche con il mondo del volontariato ita-liano, al quale siano rimasti – costantemente – estranei, in una sorta di isolamento a mezza via tra l’aristocratico e l’altezzoso. Sarebbero importanti incontri e confronti che non solo consen-tano la verifica della nostra efficacia organizzativa e operativa, ma che favoriscano anche osmosi di esperienze e di azioni. Ben venga un Congresso straordinario virtuale, che sia l’approdo di uno studio preventivo, con contributi delle scienze umane, economiche e sociali; offrirebbe prospet-tive utili ai club italiani, ai distretti, nel segno di una rinno-vata coesione associativa, con un impulso di motivazione e di responsabilizzazione per tutto il movimento lionistico italiano.
Francesco Accarino FVDG del Distretto 108 Ya