Dal mese di marzo siamo stati travolti da una emergenza sanitaria di vasta portata che ci ha pesantemente condizionato la vita, un vero dramma che non si è ancora con-cluso e si è portato via un’intera generazione. In autunno si è fatta sempre più pressante la crisi economica.
In questo contesto i Club si sono attivati tempestivamente a colmare le carenze ospedaliere e negli ultimi mesi molti si sono organizzati per raccogliere e distribuire generi alimentari.
Per qualche tempo ancora dovremo convivere con il Covid e con le limitazioni del caso e con una ulteriore emergenza, quella comportamentale. Questo è un aspetto un po’ sottovalutato ma molto importante perché riguarda intere fasce della popolazione e si manifesta con la vio-lenza all’interno dei nuclei familiari o con movimenti trasversali come quello dei negazionisti e/o di chi segue teorie di derive varie, o gli insofferenti alle regole, quasi sempre giovani, che rifiutano di sottostare a norme e restrizioni. Le loro proteste spesso degenerano con atti di vandalismo e di violenza e si concludono con inevitabili scontri con le forze dell’ordine. Per cui siamo ancora e sempre in emergenza.
Ora più che mai, noi Lions dobbiamo avere la lucidità mentale di fare il punto della situazione, individuare i cambiamenti determinati dalla crisi socio-economica che coinvolge in primis il mondo del lavoro. Siamo una grande e diffusa organizzazione, disponiamo di capacità e compe-tenze per trovare la direzione senza guardare al passato e proiettandoci nel futuro.
Questo non vuol dire cancellare tutto, ma significa fare tesoro delle esperienze di cento anni di associazionismo e trovare un modo per rispondere alle nuove esigenze. Non si tratta di fare la rivoluzione o rinnegare quanto è stato fatto fino ad oggi, significa riconoscere di essere cambiati, anche noi siamo diversi, significa essere attenti alle nuove condizioni e sviluppare progetti condivisi che abbiano una precisa funzione sociale e continuità nel tempo. Le finalità del lionismo sono valori universali e dobbiamo trovare un modo più attuale per agire.

Raffaella Fiori
FVDG del Distetto 108 Ib3