Il concetto di giusto…

Il concetto di giusto…

…rifiuta giustizialismo e furberie

Ci sono due modi per prendere le distanze dal principio di legalità che dovrebbe essere il connotato imprescindibile di ogni società eretta a Stato sovrano. Il primo è il giustizialismo che pretenderebbe di bollare, anche con pesanti sanzioni, tutti quei comportamenti che violano le regole anche quando hanno carattere prevalentemente formale e non pregiudicano interessi sostanziali. Suole dirsi, a mò di giustificazione, che la legge è uguale per tutti, ma in realtà il pubblico funzionario che l’accerta ed il giudice che la sanziona realizzano un concetto di giustizia non propriamente accettabile.
Il secondo è quello delle furbate ed è tipico di chi elude la legge utilizzandone le smagliature con la convinzione di essere nel giusto, mentre in realtà persegue solo interessi personali. Dalle furbate ai furbetti il passo è breve e si ammanta di etichette di comodo: furbetti del quartierino, furbetti dello scontrino, furbetti del cartellino, furbetti del verbale facile, furbetti del bilancino, furbetti del bisognino in strada, furbetti dei rifiuti, e così via. Vi è poi chi pretende di giustificare il proprio elusivo comportamento con la scusa che così fan tutti, a cominciare dai politici che ci governano.
Il rischio più grosso di un tale modo di ragionare è che si perda il senso del dovere e della responsabilità sociale che incombe su ciascuno di noi. Occorrerebbe che a scuola si insista su tali concetti e che noi Lions, nei nostri incontri scolastici, ci ricordassimo di segnalare tale irrinunciabile necessità.

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