Ho preso l’abitudine da molti anni di lasciare la rivista LION in bella vista, sul cassettone dell’ingresso o in camera da pranzo, o sulla cassapanca, in modo visibile. Sfoglio la rivista quando arriva, e la leggo quando capita. Quasi mai tutta per intero, ma mi soffermo su uno o due articoli. Talvolta la prende mia moglie e la porta in salotto: resta lì e la ritrovo prima di accendere la televisione, o quando capita.
È proprio la comodità del “quando capita” che mi manca. Sì, è vero si può aprire il computer e si può cercare la rivista, ma non è la stessa cosa. Si perde tempo e scappa la voglia. E non ci si può sdraiare sul divano a leggere.
È un po’ così anche col Corriere: ho fatto quest’anno l’abbonamento on line perché pensavo così di ridurre i rischi di contagio dal Covid, ma in realtà quasi tutti i giorni, volendo e dovendo fare una lunga passeggiata, arrivo fino in centro e compro il Corriere cartaceo. È tutta un’altra cosa. I titoli li guardo subito, davanti all’edicola.
Lascio apposta la rivista LION nell’ingresso, sulla cassapanca, perché chiunque venga la possa prendere in mano e possa sfogliarla: è un modo di fare pubblicità all’associazione. Questa abitudine è rivolta in particolare ai miei figli: si fermano a guardare, la prendono in mano, leggono rapidamente qualche titolo, ma io penso che basti questo per capire di che si tratta e quale mondo c’è dietro quegli articoli.
Non so quale sia il risparmio a non stampare due numeri in termini di consumo di carta, ma tale risparmio, riferito al costo pro capite della rivista LION, già molto basso, sarà pari al costo di un caffè o due all’anno.
Enrico Pons
Presidente del Consiglio dei Governatori
nell’annata 2013-2014