Salvaguardare LA TERRA

Salvaguardare LA TERRA

Rischiare la vita per i fenomeni atmosferici. L’invito di Papa Francesco: “È la nostra casa”. L’impegno dei Lions. Di Francesco Pira

L’ultima settimana di ottobre è stata segnata da una terribile ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia e che ha provocato morti, feriti e danni incalcolabili. Le immagini di Catania, Siracusa, Augusta travolte dalle inondazioni sono incredibili.
Vedere in tutte le televisioni del mondo i filmati della Sicilia sommersa dall’acqua è stato sconvolgente per tutti.
Un masso di 300 kg si è staccato, finendo in un pezzo dell’autostrada Catania – Messina e per fortuna si è evitata una strage. Le automobili sono state trascinate via dalla furia dell’acqua e alcune persone hanno perso la vita.
Certo, è impossibile prevedere quelli che sembrano eventi atmosferici particolari, ma da un po’ di tempo conviviamo, insieme al resto del mondo, con una Terra che si sta ribellando agli abitanti. Un pianeta che “forse” è stato trattato davvero male dagli uomini.
Papa Francesco attraverso una bellissima enciclica dal titolo “Laudato si'” ha cercato di dare una spinta allo sviluppo sostenibile per rendere possibile la nostra sopravvivenza in questa Terra stanca di subire soprusi.
Quindi, ci ritroviamo con variazioni climatiche eccezionali e addirittura dobbiamo ribattezzare gli uragani adeguandoli al territorio. Infatti, il ciclone che ha fatto sentire i suoi effetti devastanti in Sicilia è stato ribattezzato come Medicane, perché ha investito tutte quelle zone che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Il Sud, provato dal maltempo, continua a subire qualcosa che sembra veramente irreversibile. Possibile che non siamo riusciti a programmare dei lavori che possano mettere in sicurezza le nostre autostrade? Basti pensare alla Catania – Messina dove si viaggia, da tantissimo tempo e per molti tratti, ad una corsia e i lavori sembrano infiniti.
Non è diversa la situazione delle strade provinciali, comunali e di arterie importantissime come la Catania – Siracusa.
Sembra tutto paradossale invece è una realtà che i siciliani vivono tutti i giorni. Sullo sfondo c’è questo grande progetto del ponte sullo stretto su cui sono nati tanti populismi, proclami, battaglie e il solito elenco degli sprechi che sono stati fatti. Di fatto le opere compiute sono poche. Purtroppo, il progresso sui trasporti e la sicurezza sulla viabilità appaiono ancora molto lontani.
Un dato importante da registrare è il sostegno che è arrivato dal resto d’Italia a tutta la Sicilia e i tanti messaggi sui social a favore dei siciliani. Insomma, una catena solidale che ci fa piacere, ma ci fa sentire piccoli e incapaci di trovare una soluzione prima che arrivi un’altra pioggia devastante.
Il ricercatore Enzo Risso, sul quotidiano “Domani”, ha parlato di come la salvaguardia della Terra sia una delle priorità per la maggioranza dei cittadini dei paesi del G20. I dati raccolti arrivano da Ipsos e sono stati pubblicati nel “The global commons survey, Attitudes to planetary stewardship and transformation among G20 countries”. Emerge che: “Il 73 per cento dei cittadini che vive nei paesi del G20 è convinto che, a causa delle attività umane, la Terra sia ormai vicina ad un punto critico”. “Tra le realtà maggiormente coscienti di questa emergenza c’è anche l’Italia con il 79 per cento”.
Noi Lions continueremo ad organizzare iniziative volte alla salvaguardia del clima e delle persone, mostrando la nostra solidarietà a quanti dovranno ricominciare da zero dopo aver perso tutto. Senza dubbio faremo nostro l’invito del Pontefice che ci ha chiesto di considerare la Terra come la “nostra casa”.