LIONISMO, fraternità, prossimità

LIONISMO, fraternità, prossimità

Un legame solido, indissolubile allinea nel medesimo insieme e dispone in maniera organica queste tre idee-forza che si apprezzano per le loro qualità peculiari. Di Roberto Burano Spagnulo

IL LIONISMO COME SERVIZIO

Il lionismo è, per sua natura, servizio! Ben sappiamo che i Lions esistono per servire, per il bene che possono fare, per la gioia che possono donare, per il sorriso che possono far fiorire, sapendo, come sostiene Auguste Comte che “vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, ma anche la legge della felicità”. La forza del lionismo è nei nostri valori, nelle nostre idee, nel nostro entusiasmo, nello slancio di quell’ottimismo che contagia, che consente di vincere ogni difficoltà, di essere creativi, di aver fiducia nel futuro, di essere più concreti nella nostra generosità.Il lionismo richiede rapporti tra soci che siano sempre ispirati al bene, che riconoscano la comune appartenenza nel prodigarsi in una scelta di servizio che vale più di ogni inconvenienza. Si vive il lionismo, nell’autenticità dei suoi principi fondativi, pensando, agendo, stando insieme senza pessimismo, senza egoismi, senza ombre che possano incrinare i rapporti, deteriorare la reciprocità da apprezzare senza alcuna dissimetria, senza minare quell’armonia che Gianfranco Ravasi apprezza come “un altro volto del bene”, lenire con il piacere di un progetto e del nostro volontariato.  

LA FRATERNITÀ COME DIMENSIONE ASSOCIATIVA

Il lionismo è vivere la fraternità come dimensione associativa, è positività di pensiero, è apertura del nostro essere nel mondo, con gli altri, nella complessità di una società in cui aumentano le vite di scarto, gli squilibri, dove si moltiplicano le tante facce con cui si presenta la fragilità umana.La fraternità non è mai una perdita di tempo. La prosperità del nostro futuro dipenderà dalla capacità di credere nella fraternità tra le persone nella consapevolezza che il vero privilegio è quello di aver tempo per gli altri e non solo per se stessi, per ritrovarsi insieme, come auspica Dante, alla ricerca del bene (virtude) e della verità (canoscenza).Il seme della fraternità, che ha per noi radice evangelica, ha conservato intatto il suo significato di “apparentamento dell’intera umanità”. Non è la fraternità dei vicini, è la fraternità dei lontani, non è la fraternità degli uguali, è anche e soprattutto la fraternità dei e tra i diversi, con chi non condivide gli stessi principi religiosi, non concorda sugli stessi principi morali e sociali, non si identifica nelle stesse usanze e negli stessi comportamenti collettivi e individuali. La fraternità è universale o è una affermazione astratta, vuota, priva di ogni significato di umanità. Ecco perché il lionismo è un’esperienza di volontariato che non ha confini, favorisce l’apertura e l’incontro delle culture e la condivisione di un mondo in cui sia possibile riconoscersi, come afferma Papa Francesco, fratelli tutti.

LA PROSSIMITÀ COME CURA DELL’ALTRO

Non c’è fraternità senza prossimità, senza legami rigeneranti, relazioni vitali, sapendo decentrare il nostro agire sull’altro, eliminando chiusure e distanze, passando dall’esclusione all’inclusione, riconoscendo, secondo la dottrina etica di Kant, che “gli altri individui sono fini e che non devi mai usarli come meri mezzi ai tuoi fini”.La prossimità non è intesa come mera vicinanza spaziale, sapendo che si può stare insieme ed essere distanti e stare lontano ed essere insieme, uniti dalla stessa speranza, dagli stessi valori, dallo stesso progetto, nello stesso procedere nel cammino della vita. Penso alla prossimità come cura dell’altro per unire chi vive oggi nell’Occidente opulento e chi vive nel Paesi il cui sviluppo è spesso bloccato proprio da un colonialismo che si presenta con la mano tesa di una strumentale solidarietà. La scelta della prossimità non si risolve in uno stato d’animo, in un sentimento da coltivare nel cuore; richiede comportamenti concreti, stringenti e risolutivi: chiunque è chiamato ad essere “il prossimo” di ogni altro uomo. Il lionismo in cui credere è quello che impegna sempre più in iniziative di prossimità. Come, dove, con chi vivere il lionismo come prossimità? Sono domande che comportano risposte che si collegano alle nostre migliori tradizioni e che, in una società complessa e in continuo cambiamento, richiede quella sapienza del cuore con cui saper guardare e costruire un futuro e un mondo migliore per tutti. Sì. Sappiamo da dove veniamo, sappiamo dove andare sempre, con senso di piena responsabilità, con il nostro “We Serve”!