Il clima cambia… CHE FARE?

Il clima cambia… CHE FARE?

Rispondono 9 Vice Governatori…


1 Noi Lions, particolarmente i soci del Distretto 108 Ia2, prestiamo assidua attenzione alla tutela dell’ambiente e ai mutamenti climatici, da molto tempo prima che Greta Thunberg assumesse popolarità internazionale.L’attenzione è cresciuta con il passare degli anni, in quanto l’impegno per costruire un argine contro questa non più lenta “distruzione” del nostro Pianeta diventa prioritario ed impellente. Inoltre è doveroso sottolineare che il nostro governatore Yvette Pillon è per quest’anno delegata del Consiglio dei Governatori all’Ambiente. In quest’ottica, tra le attività dei nostri club, da tempo promuoviamo piantumazioni di varie specie di alberi, manutenzione di aiuole pubbliche e frequenti giornate dedicate alla pulizia di spiagge o di greti dei fiumi. Noi Lions sappiamo scendere in campo in prima persona con i nostri giubbini gialli! Desidero infine evidenziare che grazie ad “Acqua per la vita”, onlus lionistica che ha radici nel nostro distretto, si organizzano svariati concorsi su tematiche ambientali volti alla sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole medie. Pio Visconti / 1° Vice Governatore del  Distretto 108 Ia2
La sfida climatica è al centro dei dibattiti tra le Nazioni e le principali Organizzazioni internazionali.Solo poche settimane fa, durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Glasgow, Barak Obama ha sostenuto che “non siamo neanche vicini a dove dovremmo essere”, riferendosi al mancato raggiungimento degli obiettivi fissati, per la riduzione delle emissioni di gas serra, durante la conferenza di Parigi del 2015.Arrestare il riscaldamento globale è la principale sfida dei prossimi decenni e tutte le migliori forze devono impegnarsi per raggiungere questo risultato. I Lions non possono sottrarsi a questa responsabilità. La nostra organizzazione, con un milione e mezzo di componenti attivi, è in grado di incidere sensibilmente sui grandi temi mondiali. Lo abbiamo fatto con il morbillo e con le malattie legate alla vista. Oggi i Lions possono contribuire ad arginare il cambiamento climatico con la sensibilizzazione delle istituzioni politiche e delle persone, in particolare quelle di giovane età, affinché adottino comportamenti virtuosi in grado, nei necessari grandi numeri, di invertire l’attuale inesorabile tendenza verso il riscaldamento globale.Il principale sforzo sarà preparare i soci Lions affinché possano diventare ambasciatori consapevoli di questo necessario nuovo approccio all’ambiente. A ciò seguiranno azioni sul campo, perché il miglior modo per educare è l’esempio.È un percorso lungo ed impegnativo che, tuttavia, non possiamo tralasciare se vorremo avere ancora un mondo in cui festeggiare i duecento o, forse, anche solo i centocinquanta anni della nostra associazione. Marco Accolla / 1° Vice Governatore del Distretto 108 Ib4
3 Il riscaldamento globale è una minaccia che ci tocca sempre più da vicino: eventi estremi sempre più frequenti (siccità, alluvioni, ondate di gelo e calore) provocano cambiamenti tali da modificare i nostri stili di vita. Le culture e gli animali ne risentono in modo particolare con pericolo di estinzione: in molte parti del mondo gli agricoltori hanno difficoltà nella coltivazione e nell’allevamento per le temperature troppo elevate e la mancanza di acqua.Un compito che noi Lions dobbiamo assumere è di educare soprattutto i giovani alla necessità di tornare ad un’alimentazione che segua la stagionalità, costituita da prodotti locali, la cui coltivazione ed allevamento non costringano allo spreco di numerose risorse come acqua e calore e all’emissione nell’atmosfera di gas serra per il trasporto.Agendo diversamente, rischiamo di non avere più a disposizione alimenti che sono fondamentali per la salute del nostro organismo. Loredana Bavosa / 1° Vice Governatore del Distretto 108 Ta1
4 Un’azione di intervento importantissima deve partire da un’attività educativa verso noi stessi, attraverso il cambiamento delle abitudini. Limitare il consumo della plastica ed i suoi derivati dove non serve: al supermercato usiamo i prodotti sfusi del banco dei formaggi, salumi, carne. Scegliamo confezioni in carta (per le uova, pasta) o in vetro (per salse, yogurt).Se è vero che ciascuno utilizza nella vita 300 spazzolini da denti produciamo come soci Lions 420.000.000 di rifiuti. Se consideriamo che mediamente ogni famiglia è composta da 4 componenti, l’impatto prodotto pesa per 1.680.000.000 di spazzolini da denti da smaltire. Rivedere quindi anche solo l’organizzazione interna famigliare, favorendo il riutilizzo piuttosto che il monouso, è un cambiamento di passo importante.Dobbiamo individuare ed avviare iniziative che non devono avere la durata del momento, ma costantemente aggiornate ed adattate, sulla base delle effettive necessità ed evoluzioni.Restare immobili è l’inquinamento peggiore che possiamo fare noi Lions. Dario Angiolini / 1° Vice Governatore del Distretto 108 Ta2
5 L’emergenza mondiale connessa al riscaldamento globale, con un aumento dei cambiamenti climatici, dei fenomeni meteorologici estremi, delle criticità per la natura e le persone con costi enormi per l’economia dei paesi pone inequivocabilmente l’esigenza di una risposta globale tempestiva. Tale consapevolezza, tuttavia, non riesce a condurre a decisioni incisive, condizionate dagli equilibri politici ed economici. Nella riunione del “Cop26” a Glasgow il protocollo unitario conclusivo è stato di fatto “annacquato” con un compromesso sull’eliminazione del carbone imposto dall’India, modificando la frase “eliminazione graduale” con l’espressione “riduzione graduale”. Non minore importanza riveste l’uso del territorio, con gravi fenomeni di dissesto in aree urbanizzate, particolarmente rilevanti in Italia per la conformazione morfologica del territorio.Per i Lions l’ambiente rappresenta una delle 5 cause umanitarie globali identificate come prioritarie e su cui indirizzare le attività di servizio, da articolare con un duplice canale, rivolto da un lato all’informazione e salvaguardia e dall’altro all’intervento in caso di calamità. Il primo campo d’azione deve mirare a programmi formativi ed informativi idonei alla crescita delle conoscenze soprattutto verso le nuove generazioni per una maggiore consapevolezza del mondo in cui viviamo e della fragilità dei suoi equilibri; in questo settore meritorie sono le attività di sensibilizzazione a livello di territorio di riferimento, come la bonifica dei litorali dalla plastica o la promozione di messa a dimora di alberi (il progetto “Il bosco dei Lions”).Il secondo campo d’azione prevede l’attivazione di progetti, con l’ausilio della LCIF, finalizzati al risanamento e alla ricostruzione in aree colpite da calamità naturali. Roberto Mastromattei / 1° Vice Governatore del Distretto 108 AB
6 Il mondo sta soffocando, boccheggia, viene strozzato ogni giorno da tonnellate di plastica, dai rifiuti che finiscono in mare, da decisioni sbagliate. Solo in Italia ogni anno compriamo 9 miliardi di bottiglie di plastica e nel Mar Mediterraneo, che rappresenta appena l’1% della acqua mondiale, si concentra ben il 7% della plastica globale. In quel bel mare dove trascorriamo le estati felici, in quel bel mare davanti cui ci emozioniamo guardando un tramonto, in quel mare da cui arrivano i pesci prelibati che mangiamo a cena, finiscono ogni giorno più di 700 tonnellate di plastica. Una quantità che se si prova a immaginarla, non ci si riesce.La cosa più allarmante, probabilmente, è che la responsabilità non viene sentita da tutti i cittadini allo stesso modo. La gente si fa scivolare questo problema di dosso, lo scansa come se non fosse roba sua, lo evita come se non riguardasse chiunque su questo pianeta. Forse non tutti sanno che il mondo in cui viviamo è un mondo patogeno, che l’aria, l’acqua e il cibo nella maggior parte dei casi sono inquinati, che per gran parte della popolazionel’alimentazione è squilibrata e povera di sostanze nutrizionalmente essenziali, che i cibi che mangiamo, i vestiti che indossiamo possiedono microplastiche.Come fa una situazione del genere a non interessare tutti? Come fa a non allarmare ogni persona che esiste, vive e si muove in questo mondo? Nei mari abitano pesci deformati, i cui corpi crescono e si sviluppano intorno a lacci o reti, le tartarughe inghiottono le buste di plastica scambiandole per meduse, dentro gli stomaci di alcuni uccelli vengono trovati residui di plastiche.Se ci spostiamo sulla terra ferma, le cose non sembrano migliorare: parliamo della deforestazione, dello sfruttamento delle risorse naturali a scapito dell’ambiente, dell’intervento barbarico dell’uomo sui paesaggi naturali, di zone rurali trasformate in zone industriali. E non si dimentichino le polveri sottili dello smog che respiriamo ogni giorno semplicemente camminando per strada. Ma chi è davvero consapevole di ciò che accade?Chi si accorge del dramma in atto? Tutti hanno sentito parlare del buco dell’ozono, tutti, bene o male, sanno che la plastica è un materiale che inquina, ma quanti hanno preso sul serio questo problema? Quanti si sono informati e documentati e hanno agito di conseguenza cambiando le proprie abitudini? A queste domande anche i Lions possono dare il loro apporto con la giusta sensibilizzazione verso i giovani e tutti coloro che come detto non hanno ancora consapevolezza di ciò che sta realmente accadendo. Impegniamoci tutti dunque, per lasciare ai nostri nipoti un mondo migliore. Maurizio Gibilaro / 1° Vice Governatore del Distretto 108 Yb
Per sopravvivere e riemergere in un mondo che si prevede radicalmente trasformato dalla pandemia bisognerà prendere delle decisioni che porteranno inevitabilmente ad un cambiamento.Occorrerà rivalutare gli obiettivi, le strategie ed il nostro impatto sociale, ricalibrando i nostri modelli di sostenibilità economica. Sarà un impresa ardua, che potrà andare a buon fine solo con il coinvolgimento di tutti i soci, consapevoli e orgogliosi di appartenere alla più grande associazione di servizio. Michele Giannone / 2° Vice Governatore del Distretto 108 Ia1
8 Noi Lions possiamo contribuire ad una migliore qualità della vita delle persone aiutando a migliorare l’ambiente in cui viviamo, ad esempio costruendo pozzi per la raccolta dell’acqua, bene indispensabile per tutti, che noi tendiamo inconsapevolmente a sprecare. Oltre al consumo di acqua è importante usare con attenzione l’energia elettrica, il condizionatore ed il riscaldamento, effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti e contribuire al rimboschimento dei territori. Come Lions possiamo mobilitare il nostro Club ad attuare service che mirino a migliorare la qualità dell’ambiente nel nostro territorio, come piantare degli alberi, oppure cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della raccolta differenziata, laddove non viene attuata, trattando il tema con conferenze ed incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema. Altro punto importante è l’organizzazione di incontri nelle scuole con la presenza di associazioni che difendono l’ambiente. A livello distrettuale si possono attuare convegni sui vari aspetti ambientali aperti al pubblico. In ambito Multidistrettuale è opportuno partecipare ad incontri sull’argomento, che possono dare nuova spinta ad agire sul territorio in modo più efficace. Importante è inoltre partecipare al finanziamento della LCIF che impegna risorse umane e finanziare per salvare il pianeta. Carlo Eugenio Ferrari / 2° Vice Governatore del Distretto 108 Ta1
9 “La Terra è la nostra unica Casa” affermò Neil Armstrong, ammirando le bellezze del pianeta, mentre viaggiava verso la Luna. “No more bla-bla-bla” urlano invece nelle piazze i giovani, arrabbiati per il poco fatto, da quel 1969, per l’ambiente. Forti della presenza in tutto il globo, noi Lions possiamo fare molto. Partendo da un’incisiva campagna di sensibilizzazione sul clima che cambia, ogni club lavori a promuovere nella propria comunità il senso di responsabilità dei cittadini, proponendo azioni concrete, fattibili, quotidiane di rispetto dell’ambiente. Raccolta differenziata corretta, imballaggi sostenibili e riciclabili, uso moderato di acqua e luce sono alcune buone prassi. Diamoci subito da fare. I nostri nipoti hanno diritto di ereditare la Terra meravigliosa ammirata da Armstrong. Nerina Fabbro / 2° Vice Governatore del Distretto 108 Ta2