Emozioni per generare il cambiamento

Emozioni per generare il cambiamento

INTERVISTA A LIA BELTRAMI

Regista e scrittrice, Lia Beltrami è l’ideatrice di “Emozioni per generare il cambiamento”, la prima mostra allestita sotto il colonnato del Bernini e inaugurata idealmente da Papa Francesco che, l’ultima domenica di ottobre, l’ha annunciata all’Angelus invitando i fedeli a visitarla. Di Virginia Viola

L’idea nasce insieme al Vaticano e precisamente al Dicastero per lo sviluppo umano integrale – afferma Lia Beltrami – quando mi chiedono di riflettere come raccontare l’enciclica Laudato sii e i valori che essa rappresenta a un pubblico ampio, di religioni differenti, abituato ad un linguaggio diverso da quello della Chiesa. Ho pensato che la fotografia può essere un linguaggio universale e dato che nell’enciclica si parla con grande forza dell’ecologia integrale, dell’essere umano come parte del creato, ho deciso di costruire questo percorso nel Paese più povero al mondo, il Bangladesh e ho selezionato questo giovane fotografo talentuoso, Asaf Ud Daula, che aveva già esposto una sua foto nello stand del Vaticano in occasione di Expo Milano 2015 e che è stato indicato da Forbes come autore delle migliori foto green del mondo del 2020.
Come avete scelto le foto e allestito la mostra?
Abbiamo lavorato insieme un anno, leggendo e studiando l’enciclica Laudato sii e cercando di presentare le problematiche ambientali di questo Paese con gli occhi dei suoi abitanti, soprattutto di quelli più poveri, di dare voce a chi non ha voce. È stata una grande responsabilità. Invece, la parte dei supporti è stata pensata proprio per adattarsi al contesto delle colonne del Bernini e realizzata con il legno recuperato dai tronchi abbattuti dalla tempesta “Vaia” che ha colpito il Trentino nel 2018.
Quale criterio avete seguito nella scelta dei sostenitori?
Ci tengo a precisare che nessuno ha ricevuto compensi e abbiamo solo coperto tutte le spese e gli sponsor sono tutti soggetti che hanno fatto un percorso in campo ambientale, etico e valoriale molto significativo come i Lions.
Quando è nato il rapporto con i Lions?
L’incontro ufficiale è avvenuto alla FAO dove io rappresento Religion for peace, ma conosco da anni l’impegno dei Lions, sia personalmente sia tramite familiari che fanno parte dell’associazione, quindi non ho esitato a inserirli nella lista dei sostenitori del progetto che è stata attentamente vagliata e pienamente accolta dal Vaticano. La presidente del Consiglio dei Governatori, Mariella Sciammetta e Senia Seno (PDG del distretto 108 Ia3) sono state ufficialmente invitate all’udienza papale con i partner dell’iniziativa.
Questa mostra ha in futuro?
Stiamo studiando un allestimento più leggero per poter rendere la mostra itinerante e, già fin dai prossimi giorni, sarà visitabile prima in Italia, poi nel mondo per quattro anni.