I primi due “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile” dei 17 totali fissati nel 2015 dall’ONU con l’Agenda 2030 sono il porre fine a povertà e fame nel mondo. Di Umberto Vanella
I primi due “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile” dei 17 totali fissati nel 2015 dall’ONU con l’Agenda 2030 sono il porre fine a povertà e fame nel mondo. Di Umberto Vanella
Progetto irrealizzabile? No, se la “globalità” di azione rappresenta la vera “forza” per affrontarlo: ognuno nel proprio ambito, con i propri mezzi, ma tutti insieme. E non per nulla la fame è una delle cause umanitarie “globali” del LCI, in un mondo in cui 1 abitante su 4 soffre la fame!
In ogni calamità naturale o crisi sanitaria il problema dell’accesso ad una regolare e corretta alimentazione diventa una emergenza nell’emergenza. La pandemia Covid-19 ha accresciuto la dimensione del problema “fame” che ogni comunità locale affronta già quotidianamente: in Sicilia, il numero dei “serviti” dalle strutture caritatevoli è aumentato di circa il 40% (Fonte: Banco Alimentare Sicilia onlus, giugno 2020).
Fondamentale, quindi, la nuova “visione” dell’essere Lions che va affermandosi nel nostro secondo secolo di vita, con un generale risveglio della coscienza: non solo donazioni per comprare cibo, ma anche “braccia” per sfamare bocche. Spendiamo allora il nostro denaro per fare solidarietà, ma soprattutto noi soci Lions spendiamo il nostro tempo per l’azione “in campo”: è la nostra “anima” Lions che ce lo impone, per affermare la nostra identità “contagiando” la cultura della solidarietà.
Nel Distretto 108 Yb abbiamo l’ambizione di andare a “cucinare per strada” con l’acquisto di una unità mobile cucina (progetto pilota LCIF) da gestire con la protezione civile: perché con i giusti mezzi, un Lions Club può realizzare l’impensabile.
La nostra è una missione di “pace”, perché “finché c’è fame, non avremo mai un mondo pacifico” (WFP, Nobel per la Pace 2020).
Sotto una sezione dell’unità mobile “cucina” del Distretto 108 Yb.