Cosa fanno le Nuove Voci in periodo di pandemia? Come riescono a farsi sentire? Credo di poter affermare che anche in questo complicatissimo periodo le New Voices debbano essere più attive che mai, visti i numerosi e diversi obiettivi che sono stati posti e che ora, considerato il momento, richiedono un incessante lavoro per essere raggiunti. Di Carla Cifola*
Come nel precedente anno sociale, c’è il forte impegno nell’incremento della membership per quanto riguarda giovani e donne e nello stimolare nuovi leader; nel cercare e possibilmente trovare strategie e idee per la crescita associativa insieme al GMT in un rapporto non subalterno ma pienamente collaborativo e sinergico, nell’elaborare progetti dei quali poi si possa guidare la realizzazione. Tenuto conto del Covid time, anche le Nuove Voci sono alla ricerca di nuovi percorsi, che non possono più essere esattamente quelli di prima, pena il non raggiungimento degli obiettivi.
Se nel motto del Presidente Internazionale Choi compare ancora la parola diversità, anche di questo si occupano le Nuove Voci, come già in precedenza: lavorare con i club affinché la diversità sia intesa come un vero valore, affinché ci sia una reale inclusione del diverso, dove con “diverso” non si indica persona diversamente abile, come purtroppo spesso è inteso, ma persona di diversa età, estrazione sociale, cultura, ambito lavorativo, genere… Sappiamo ormai che è nella nostra diversità che risiede la ricchezza dell’associazione alla quale apparteniamo.
Cerchiamo anche quest’anno di incoraggiare la cooperazione Leo Lions, di far si che nascano percorsi comuni nel service. Come si vede, gli obiettivi sono ancora gli stessi. Ma tutto questo non potrà essere possibile senza un filo diretto tra New Voices e Distretto, New Voices e Club. La collaborazione con i club e i distretti è fondamentale affinché le Voci possano compiere un buon lavoro: sarebbero altrimenti voci solitarie o, come si dice, voci nel deserto!
Cito dal documento della sede centrale “Ruolo delle New Voices” alcuni dei punti su cui viene maggiormente chiesto di insistere…
• I distretti devono offrire ai candidati New Voices una piattaforma per esprimere le loro opinioni durante le riunioni di club, zona, circoscrizione e distretto, in modo da mettere in luce i loro risultati e condividere la buona riuscita delle loro iniziative.
• I candidati New Voices devono cercare di individuare i progetti con i quali le donne, i giovani adulti e i diversi segmenti demografici possono trovare un legame. Inoltre, devono essere loro a guidare questi progetti nei loro distretti.
• I candidati New Voices devono collaborare nei club e nei distretti per promuovere una più forte presenza associativa che sia inclusiva.
E come negli anni scorsi c’è l’invito a condividere le proprie esperienze, le proprie storie. Alcune di queste storie vengono anche diffuse a livello internazionale, come è recentemente capitato a quella della nostra Voce Matilde Calandri del Distretto Ia3, storia che ha ricevuto il plauso di molti. Sono sicura che presto ne verranno condivise altre, avendo avuto modo di appurare le qualità delle persone che i Governatori hanno nominato: quest’anno non più solo donne ma donne, uomini e Leo. Si, anche i Leo hanno una voce che deve essere amplificata e dalla quale possiamo imparare.
Possiamo affermare che a livello di CA4 il team delle New Voices Italy è particolarmente apprezzato per il forte senso di squadra e per concretezza. Un senso di squadra che ogni anno cerchiamo di ricostruire (cambiano spesso le Voci componenti), dove nessuno ha mai cercato di primeggiare e dove si lavora affinché il percorso sia comune come è importante che sempre sia in LCI; una concretezza che ha portato all’elaborazione e alla realizzazione di ottimi progetti, a volte condivisi da più distretti, all’insegna del “We Serve” e dello slogan “New Voices, New Ideas”.
Molto bolle in pentola, perdonatemi l’espressione: ma di questo ci sarà presto modo di riferire!
*Coordinatrice Multidistrettuale New Voices CA4.