L’ideatrice del progetto “Covi a casa”

L’ideatrice del progetto “Covi a casa”

Paola Varese, oncologo, primario di Medicina Generale dell’ospedale di Ovada, in provincia di Alessandria, il Covid-19 lo ha sperimentato sulla propria pelle fin dalla prima fase della pandemia nella primavera scorsa.
Ha deciso di curarsi a casa ed è guarita. La sua esperienza è diventata stimolo per l’elaborazione di un protocollo pilota “Covi a casa” adottato dal Distretto Sanitario di Acqui-Ovada dell’ASL di Alessandria, a cui hanno aderito 50 dei 54 medici di famiglia, quindi esteso a tutto il Piemonte e ora divulgato a livello nazionale.
“Covi a casa e non Covid a casa – sottolinea Paola Varese – per richiamare il concetto di cura e presa in carico globale, come la chioccia coi pulcini. Intervenire precocemente permettendo contemporaneamente al paziente di restare tra le mura domestiche e di mantenere le proprie abitudini è fondamentale per chi deve affrontare questa durissima prova”.
Pilastro essenziale e indispensabile è l’assistenza dei medici di famiglia e del personale USCA – Unità Speciali di Continuità Assistenziale – con i quali la dottoressa Varese ha stabilito una concreta collaborazione creando una rete territoriale di professionisti, molti dei quali Lions, che operano in stretta sinergia interagendo tra loro con ottimi risultati per la salute dei pazienti. (Virginia Viola)