Le mutilazioni genitali femminili… nel 2020

Le mutilazioni genitali femminili… nel 2020

DENUNCE

Purtroppo è un problema ancora attuale e diffuso, così come denuncia l’EIGE (Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere). In Italia le bambine e le ragazze che corrono il rischio di essere vittime di Mgf sono una percentuale compresa tra il 15% e il 24%; in Belgio tra il 16% e il 27%; in Francia tra il 12% e il 21%; a Cipro tra il 12 e il 27%; a Malta tra il 39% e il 57%; in Grecia tra il 25% e il 42% (dati convalidati anche da Action AID il 17 febbraio 2020). Di Ida Panusa

L’Africa è ancora la “ patria “del fenomeno. Infatti le Mgf sono principalmente diffuse presso gruppi ed etnie dei Paesi dell’Africa Sub Sahariana e della Penisola Arabica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che a tutt’oggi 200 milioni di ragazze e donne sono sottoposte a Mgf e che 3 milioni di ragazze sono a rischio.
Considerati i dati sopra citati il giornalista Renato Civello, in un articolo del 10 febbraio scorso, denunciava allarmato “Non si tratta di affermare un mero quanto ulteriore principio eurocentrico e “bianco”, quanto piuttosto affrancare gli atti culturali e della morale sessuale tribale da condizioni che risultano incompatibili con lo status di popoli e di nazioni civili”.
Ancora nel 2003 il quotidiano la Repubblica denunciava che in Italia vigeva tale pratica e che aveva il triste primato di mutilazioni sessuali. Nello stesso anno anche l’ONU denunciava che le donne sessualmente mutilate al mondo erano 130 milioni. Dobbiamo attendere il 2006 per vedere approvata in Italia la Legge 9 gennaio 2006 che punisce chiunque pratichi l’infibulazione con la pena della reclusione da 4 a 12 anni, pena aumentata di 1/3 se viene compiuta su una minorenne o per scopo di lucro.
È compito del Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, emanare linee guida destinate alle figure professionali sanitarie che operano con le comunità di immigrati provenienti da Paesi dove si effettuano Mgf per realizzare attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione.
L’Associazione AMREF opera dal 1957 a livello mondiale per estirpare questa pratica così disumana ed incivile, ma purtroppo ancora tantissime famiglie scelgono di andare contro legge pur di attenersi alla “tradizione”.
Ritengo opportuno segnalare il problema, per valutare se e come i Lions possano intervenire per mantenere alto il livello di attenzione della società civile e per promuovere le iniziative nell’ambito di una attività propositiva e sollecitatoria presso le autorità regionali, come previsto in via generale dalla legge del 2006. Ne va di mezzo la dignità delle donne e, con essa, il rispetto di elementari diritti umani: soprattutto in un momento storico come l’attuale che registra, con l’immigrazione sempre più massiccia, l’arrivo di milioni di extra comunitari nel mondo occidentale.