Il numero trentasette di Carlo Alberto Tregua non è solo la nuova raccolta di riflessioni e soluzioni alle questioni di volta in volta affrontate riguardo ai temi pregnanti dell’ultimo semestre, alla maniera in cui l’autore ha abituato i suoi lettori, ma è un momento di “sintesi”. In fondo, questo lo si potrebbe dire di ciascun volume della collana. Questo, però, allarga la visuale agli ultimi ottant’anni. E così i problemi vecchi si scoprono ancora attuali – come se il tempo non fosse trascorso – e le nuove questioni si scoprono figlie di soluzioni mai realmente trovate. Avvilente, direbbe qualcuno. Eppure, il titolo lascia trasparire ben altra visione: “Ottant’anni e ancora tanti progetti da realizzare”.
E se si pensa che questo numero trentasette vede la luce nell’anno – il 2020 – che ha visto il dilagare della pandemia da Covid-19, quell’ancora tanti progetti… si fa forza, auspicio affinché presto ciascuno si possa lasciare alle spalle questo tempo sospeso, nel quale molti progetti sono stati rimandati, per scelte condivisibili o meno. Tant’è. Indagare sulle occasioni mancate serve a ben poco, se ciò non è accompagnato da progetti da portare avanti con determinazione imparando dagli errori, ma di certo fa male una delle tante riflessioni dell’autore: “Se negli ultimi trent’anni i governi di tutti i colori politici avessero costruito le infrastrutture con la stessa lungimiranza e velocità usate per l’A1, il Sud sarebbe decollato e (…) i giovani, non avrebbero sulla schiena quell’enorme montagna del debito pubblico, che a luglio scorso è arrivato all’Everest di 2.560 mld (…)”.
Non mancano le riflessioni su “Etica e Valori” dove onestà, ricerca della verità, duro lavoro sono l’esempio da consegnare ad una società dove il facile guadagno, la parola a casaccio, il pregiudizio sembrano, il più delle volte, tracciare ormai la via. Così, lo studio, l’approfondimento, la comprensione dei fatti nazionali e internazionali, ambientali e regionali, sul lavoro e l’economia si fanno unica arma per contrastare questo malcostume.
Francesca Fisichella
Carlo Alberto Tregua
Ottant’anni e ancora tanti
progetti da realizzare