Lion, una passione e una vision

Lion, una passione e una vision

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FILIPPO PORTOGHESE

Scrivo queste righe in uno stato di profonda commozione, poiché poche ore fa è scomparsa la carismatica figura di Papa Francesco, simbolo interreligioso della corretta convivenza. Egli ci ha ribadito il fondamentale principio di non lasciare indietro nessuno, offrendo assistenza, conforto e ogni possibile forma di partecipazione alle altrui sofferenze. Questo messaggio si riflette pienamente nel Codice Etico Lionistico e nella nostra Vision, concepiti in piena e laica libertà, ma che si allineano sorprendentemente con i valori condivisi da molte religioni.

L’aiuto ai più deboli, ai più bisognosi, a chi soffre in silenzio, spesso con riservatezza e vergogna, è alla base del movimento lionistico.

Nel contesto globale dei conflitti persistenti, delle tensioni per ottenere tregue durature e degli sforzi per la pace, numerose organizzazioni internazionali e associazioni offrono il loro contributo spontaneo e capillare per stimolare la sensibilità emotiva del mondo e fornire aiuto.

Con questa premessa, non possiamo che ritenerci fortunati nell’appartenere a un’organizzazione come Lions International, che da oltre un secolo (dal giugno 1917) promuove dialogo, cooperazione e aiuto per il bene comune, superando razze, religioni e ogni altra barriera.

Il poter interessarsi di ogni fragilità, in ogni parte del mondo, grazie alla pin che mostriamo con orgoglio, è il nostro impegno cui giuriamo fedeltà dal momento in cui entriamo nell’universo lionistico.

Le radici solidali descritte mirabilmente e con lungimiranza da Melvin Jones ci permettono di operare in ogni campo, offrendo supporto umanitario e concreto con l’invio di fondi, cibo, acqua e cure mediche. Recentemente, le ingenti elargizioni offerte dal nostro efficiente braccio operativo, l’Lcif, hanno aiutato milioni di persone e visto una sensibile partecipazione volontaria dei soci, al di fuori dei contributi obbligatori.

Un’altra importante azione dei Lion è l’impegno nella riduzione delle disuguaglianze sociali, contribuendo all’alfabetizzazione e alla formazione, per ridurre le disuguaglianze che sono il preludio alle tensioni sociali. Questo permise a Melvin Jones di rappresentare i Lion nel 1945 all’Assemblea delle Nazioni Unite.

L’arte di “costruire ponti laddove esistono barriere” è stata letteralmente citata da Papa Francesco poche ore prima di lasciarci. Questo lo ha detto rivolgendosi all’udienza generale a San Pietro prima delle celebrazioni pasquali e possiamo considerarlo il suo testamento spirituale, coincidente in maniera inequivocabile con il codice lionistico.

Bisogna riconoscere la grande attualità del movimento lionistico e dei soci che, grazie al loro impegno, dimostrano che il cambiamento positivo è possibile. I Lion sono parte attiva delle opportunità di crescita che la società ci indica e fanno di tutto per ottenere soluzioni pacifiche, aperte a bambini e adulti, uomini e donne. Queste ultime sono spesso oggetto di inaudita violenza nel mondo e necessitano di particolare considerazione; noi Lion abbiamo dimostrato di aver compreso il loro ruolo fondamentale e stiamo adeguando i nostri Service. 

Possiamo ben concludere compiacendoci di condividere la nostra Vision: “Essere il leader mondiale nel servizio comunitario e umanitario”. Continuiamo a farlo con immutato entusiasmo!