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Mariacristina Ferrario
Comprendere i principali bisogni dell’essere umano, pensare a un codice etico ispiratore di un modo corretto ed efficace per realizzarli: questo è ciò che Melvin Jones ha voluto come fondamento della nostra organizzazione.
Un sodalizio che ha avuto la capacità di attrarre persone in tutto il mondo, appartenenti a etnie, culture e credi religiosi differenti, unite dall’aver compreso quanto fossero concreti i bisogni che Melvin Jones aveva individuato e quanto fosse indispensabile, per realizzarli, essere mossi da principi di onestà, disinteresse, senso di uguaglianza ed empatia.
Noi siamo questi e vogliamo continuare a essere questi: donne e uomini dediti al servizio.
Vogliamo – e dobbiamo – essere un’élite.
Non per i nostri curricula professionali, per i nostri conti in banca o per la nostra posizione sociale.
Vogliamo essere un’élite per la nostra integrità, per la profondità con cui affrontiamo, con impegno, i problemi dei nostri simili, per la volontà di dedicarci a ciò che è veramente utile all’altro, superando meschini personalismi, nostalgici attaccamenti a ciò che è ormai inutile, rivalità, antipatie e smanie di carriera.
Dobbiamo mantenerci saldi nei nostri principi, accettando anche di perdere quelle socie e quei soci che non li rispettano, e rifiutando coloro che ambiscono a indossare il nostro distintivo senza aver compreso che, per portarlo, bisogna esserne degni.
Non possiamo essere perfetti – per fortuna!
Ma possiamo essere attenti a non deviare dal cammino che, diventando Lion, abbiamo deciso di percorrere.
Come fare? Aiutiamoci reciprocamente a migliorare, sempre. Critichiamoci senza paura e ricordiamoci che il lionismo è un’opera bellissima, ricca di potenzialità, che merita di essere guardata con ammirazione.
Dovrebbe rappresentare un esempio di come si possa lavorare insieme, fare del bene e servire con lo spirito autentico di chi ama il proprio prossimo.