Lifebility premia i vincitori

Lifebility premia i vincitori

Il 5 novembre si è svolta on-line con trasmissione dalla Camera di Commercio di Milano, la premiazione della X edizione del concorso Lifebility Award. Questo concorso, che rappresenta un fiore all’occhiello dei Lions italiani, stimola i giovani a produrre idee innovative utili alla società e all’ambiente che abbiano nell’etica lionistica un filo conduttore e un parametro di giudizio. I Lions si mettono a loro disposizione per aiutarli, tramite un tutoring mirato, visite di studio appropriate, corsi specializzati e assistenza post-concorso a realizzare un business plan credibile, a verificare i punti di forza e di debolezza e infine a realizzare il loro progetto. Di Giovanni Canu

Attraverso la conduzione del presidente dell’Associazione Lifebility Enzo Taranto e la regia del sottoscritto si sono alternate le massime autorità lionistiche Italiane, Sandro Castellana, Elena Appiani, Carlo Sironi e Roberto Trovarelli, Governatore del Distretto 108 Ib4, insieme alle autorità civili presenti: l’assessore al sociale della Regione Lombardia Stefano Bolognini, il Consigliere della Camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza Luca Bertoni, Unioncamere Lombardia a Bruxelles nella figura del responsabile Ludovico Monforte. Inoltre, tanti imprenditori, tra cui il giovane Cristian Fracassi, vincitore di Lifebility 3, e inventore del sistema di conversione delle maschere da snorkeling per i malati di Covid e gli Incubatori Sponsor Istituzionali Domenico Pannofino di Polihub Milano, Christian Giacom di Trentino Sviluppo. I Lions Club dei territori da cui provengono i ragazzi sono stati avvisati per proseguire l’affiancamento di queste eccellenze iniziato da Lifebility.
Quest’anno i vincitori, un po’ a sorpresa, sono un gruppo di maturandi di un istituto professionale di Schio, che hanno presentato un progetto (per il quale hanno realizzato un prototipo minimale), che, partendo dalla osservazione della realtà (un loro amico deve usare una stampella), prova a risolvere il problema di raccogliere le cose da terra per chi soffre di questa disabilità.
Pick it up di Giorgio Busa, Federica Ricciardi, Stefano Sella, Manuel Fiorino, Zakaria Mountassir, Pierpaolo Gazzin:
https://lifebilityaward.com/lifebility-base/trasporti-e-mobilita/decima-edizione/lb10v-21-pick-it-up/
Altri progetti hanno meritato l’interesse dei due incubatori che seguono Lifebility dagli albori, il primo presentato da un gruppo di ingegneri dell’Università della Calabria, vuole realizzare un attrezzo computerizzato in grado di aiutare le persone nella ginnastica riabilitativa,
Adiutor di Elio Matteo Curcio, Francesco Lago e Stefano Rodinò – https://lifebilityaward.com/lifebility-base/bioingegneria-e-biotecnologie/decima-edizione/lb10f-24-adiutor/
Il secondo, presentato da una biologa marina dell’Università della Tuscia Viterbo, si pone il problema di smaltire la chitina, attraverso la creazione di enzimi in grado di sintetizzarla.
Produzione di enzimi chitinolitici da funghi marini di Alessia di Flora – https://lifebilityaward.com/lifebility-base/bioingegneria-e-biotecnologie/decima-edizione/008-produzione-di-enzimi-chitinolitici-da-funghi-marini-pdf/
Ai 10 gruppi di ragazzi che sono entrati in fase “finalisti” oltre all’aiuto per sviluppare il Business Plan sono stati insegnati i primi rudimenti del web-marketing con la collaborazione di 10 Tutor Lions e Manager no profit.
Il premio Social plus, riservato a coloro che sono riusciti a pubblicizzare meglio la propria idea tramite web marketing è stato vinto da un progetto volto a creare un rapporto stretto tra territorio e turismo, in modo da far conoscere gli aneddoti e le curiosità di un luogo, attraverso i racconti degli abitanti.
Gente di città una nuova idea di turismo di Greta Bonfigli e Giuseppe Paolucci da Ascoli Piceno https://lifebilityaward.com/lifebility-base/turismo-e-beni-culturali/decima-edizione/lb10f-11-gente-di-citta-una-nuova-idea-di-turismo/
Infine è venuto a raccontarci gli sviluppi del progetto il vincitore dello scorso anno; un dispositivo biomedico che crea un ambiente sterile che riduce la possibilità dell’insorgere delle infezioni grazie ad una tecnologia che controlla temperatura e umidità e ad un sistema di lavaggio delle lesioni.
Corax Progetto proposto da Barbara Tommassini, Caterina Giuliani, Caterina Viggi, Davide Miani, Franco Pradelli, Ludovica Rosato, Martina Corazza di Bologna – https://lifebilityaward.com/lifebility-base/bioingegneria-e-biotecnologie/nona-edizione/lb9f_011_corax/
Questi progetti avranno sicuramente una possibilità di successo nel mondo imprenditoriale, così come lo hanno già avuto gli altri progetti che hanno partecipato a Lifebility Award, e credo che nessuno possa disconoscere l’importanza di iniziative simili, perché come diceva Confucio: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.