SPECIAL OLYMPICS

SPECIAL OLYMPICS

MANUELA CREPAZ

Nati negli Stati Uniti nel 1968 su iniziativa di Eunice Kennedy Shriver, gli Special Olympics sono molto più che una semplice competizione sportiva. Si tratta di un movimento globale che promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport, offrendo opportunità a persone con disabilità intellettive e cognitive di esprimere il proprio talento, superare i propri limiti e sentirsi parte di una comunità accogliente. A differenza delle Paralimpiadi, che si concentrano su atleti con disabilità fisiche, gli Special Olympics si rivolgono in particolare a chi convive con disabilità intellettive o difficoltà psicologiche, dando voce a un mondo spesso invisibile.

Quest’anno Torino è tornata a essere capitale dell’inclusione con l’edizione 2025 degli Special Olympics, che ha visto la partecipazione di 1500 atleti provenienti da 100 Paesi. Un evento che parla di riscatto, impegno e valore, come sottolineato dal Presidente del Consiglio dei Governatori Leonardo Potenza: «Lo sport qui è segnale di speranza per tanti giovani. I Lion sono presenti con tantissimi volontari al fianco di questi atleti straordinari».

Fondamentale, infatti, è stato il contributo dei numerosi volontari Lion che, con passione e dedizione, hanno garantito l’ottimo svolgimento della manifestazione, sostenendo atleti, famiglie e organizzatori. 

Tra le figure di spicco presenti a Torino, anche Patti Hill, Chairperson della Lcif e già Presidente Internazionale, accolta dalla Past Direttrice Internazionale Elena Appiani (in foto). Hill ha ricordato come la Fondazione sostenga gli Special Olympics da oltre venticinque anni, consolidando una partnership che mette al centro l’inclusione sociale. “Insieme per superare ogni limite” è il forte messaggio che ha voluto lanciare, a testimonianza di un impegno duraturo.

Un filo rosso lega da decenni Lions Clubs International e Special Olympics: la convinzione che, lavorando insieme, sia possibile costruire una società in cui nessuno resti indietro.